Kurdistan

Trovata morta vittima di sequestro a Efrîn

Dall’occupazione del cantone di Efrîn da parte dello Stato turco e dei partner islamisti di Ankara avvengono sistematiche violenze nei confronti della popolazione autoctona. Ora un civile sequestrato due giorni fa è stato ritrovato morto.Le notizie su violazioni dei diritti umani da parte delle truppe di occupazione turco-jihadiste nel cantone di Efrîn nel nord della Siria proprio non vogliono interrompersi. Come fa sapere l’agenzia stampa ANHA, sabato scorso sono stati sequestrati diversi civili. Una delle vittime dei sequestri è già stata ritrovata morta.

La persona uccisa è un giovane uomo di nome Hozan (non si conosce il cognome) che due giorni fa era stato rapito dalla milizia jihadista Jabhat al-Shamiya dal quartiere Eşrefiye in der nella capitale del cantone di Efrîn. I suoi famigliari vengono minacciati dalle truppe di occupazione, le ragioni non sono ancora chiare.

Un altro caso di sequestro si è verificato nel distretto di Şiyê. Lì i mercenari della milizia Liwa al-Waqa hanno sequestrato il 35enne Şiyar Alîko. In un assalto al villaggio Sarincek nel distretto di Şera un numero ignoto di civili è stato sequestrato dal gruppo jihadista Suqour al- Shamal. Uno degli interessati è Mustafa Kemal Mustafa.

Dall’inizio dell’invasione militare di Efrîn innumerevoli persone sono state vittime di sequestri, torture e saccheggi. La popolazione è vittima di sistematici crimini di guerra che vengono commessi nella regione dallo Stato turco e dai suoi alleati jihadisti.

Organizzazioni per i diritti umani stimano il numero di civili che sono stati sequestrati a Efrîn dal 18 marzo 2019 in 3000, ma è probabile che la cifra effettiva sia più alta. Molti di loro sono „scomparsi “.

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