Kurdistan

KCK: La gente non deve ritirarsi dalle strade

La co-presidenza del Consiglio Esecutivo della KCK (Unione delle Comunità del Kurdistan) ha rilasciato una dichiarazione che saluta la resistenza di massa del popolo curdo nel Kurdistan settentrionale e in Europa con le proteste contro gli attacchi a Kobanê e invia le condoglianze alle famiglie di quei patrioti e rivoluzionari che sono morti a seguito degli attacchi organizzati dal governo dell’AKP.

La KCK ha chiesto al popolo di continuare la loro lotta dicendo: “La nostra gente deve continuare la loro giusta e legittima lotta fino a quando verrà ottenuta la vittoria. I milioni [di persone] non devono ritirarsi dalle strade e dalle zone in lotta e aumentare la lotta, nella consapevolezza che ogni passo indietro sarà pagato a caro prezzo nei giorni e nei mesi a venire.”

La dichiarazione della KCK ha sottolineato che controrivoluzionari organizzati dal governo dell’AKP hanno assassinato molti patrioti e rivoluzionari, commemorando il sacrificio da parte di coloro che stanno resistendo contro il tentativo di compiere un massacro a Kobanê e promettendo di coronare la lotta con una vittoria.

La dichiarazione della KCK ha fatto appello a tutti di unirsi e far crescere la resistenza per Kobanê. Prosegue: “Chiediamo a tutto il mondo islamico di unirsi alla nobile lotta per l’umanità e contro le bande di ISIS che sono nemici dell’Islam. Tutto il nostro popolo e i nostri amici devono essere consapevoli del fatto che questi attacchi genocidi contro il popolo di Kobanê sono stati sviluppati dall’AKP. I commenti di ieri del presidente turco Tayyip Erdoğan sul fatto che ‘Kobanê cadrà’, erano un annuncio non ufficiale dell’alleanza tra ISIS e l’AKP”.

La dichiarazione continua dando responsabilità all’AKP per i gruppi jihadisti controrivoluzionari organizzati nel Kurdistan settentrionale e in Turchia per attaccare la resistenza popolare. “L’AKP sta perseverando con una politica di genocidio invece di cambiare la sua politica sul Rojava e di rispettare i valori e le conquiste del popolo curdo”, afferma la dichiarazione.

La dichiarazione della KCK si conclude facendo appello al popolo del Kurdistan settentrionale di non riconoscere lo stato di emergenza imposto, dicendo: “La nostra gente deve aumentare la sua giusta e legittima lotta fino a quando verrà ottenuta la vittoria. I milioni [di persone] non devono ritirarsi dalle strade e dalle zone in lotta e aumentare la lotta, nella consapevolezza che ogni passo indietro sarà pagato a caro prezzo nei giorni e nei mesi a venire. Devono consolidare la loro autodifesa e portare la resistenza alla vittoria dicendo: ‘Dappertutto è Kobane, dappertutto c’è resistenza e rivolta.’”

ANF – BEHDINAN 08.10.2014 11:30:30

 

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Potrebbero interessarti anche:

Comunicati

In occasione del primo maggio, giorno dell’unità e della solidarietà, desideriamo congratularci con tutti i popoli, in particolare con tutte le donne, con tutte...

Turchia

Continua la protesta avviata dai prigionieri che chiedono “Libertà per Abdullah Öcalan e una soluzione al problema curdo”.  Le azioni dei prigionieri politici nelle...

Turchia

La deputata del partito DEM Pervin Buldan ha portato all’attenzione del parlamento il “Rapporto sull’impatto psicologico” “top secret”, trovato recentemente in un negozio di...

Opinioni e analisi

«Il contratto è il prodotto della partecipazione di tutta la società civile» Si chiama “Claw-Sword“, l’operazione delle forze militari turche colpevoli degli attacchi aerei...

Exit mobile version