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Agenzia stampa statale turca rende bersagli organizzazioni curde di opposizione e attivisti/e in Europa

L’agenzia stampa statale Anadolu Ajansı con una notizia del 25 novembre ha di nuovo reso politici curdi e istituzioni curde dei bersagli. Il KCDK-E (Congresso Sociale Democratico delle Curde e dei Curdi), al quale si è fatto riferimento nella notizia, rappresenta l’unione di 26 associazioni dirigenti e complessivamente 403 organizzazioni e con questo è la confederazione più grande di curde e curdi che vivono nella diaspora. Il KCDK-E è stato creato con la sua identità statutaria in base al diritto europeo e rappresenta un’organizzazione della società civile. Il KCDK-E da un lato si è posto come obiettivo di proteggere la cultura e l’identità della popolazione curda. Dall’altro è obiettivo dell’organizzazione rafforzare la comunicazione tra la società curda in esilio con altri gruppi sociali e di migranti. Il KCDK-E si impegna per una soluzione delle questioni sociali in Europa, per la tolleranza e per una pace duratura. Per questo lavora con altre organizzazioni sociali, partiti politici, iniziative, piattaforme e singole persone. Base di questa collaborazione e dialogo sono i valori comuni democratici globali.

L’agenzia stampa Anadolu Ajansi ora vuole rendere bersagli queste strutture democratiche e criminalizzarle. Nell’articolo cita esplicitamente i “Centri Sociali Democratici“ e i “Consigli del Popolo “. Anche la nostra organizzazione, il KCDK-E, nonché il Congresso Nazionale del Kurdistan (KNK) vengono citati per nome nell’articolo in questione.

Oltre alle strutture curde vengono citati e attaccati anche diversi partiti europei. Di questi partiti fanno parte DIE LINKE e Bündnis 90/Die Grünen, così come Syriza in Grecia, il Labour Party nel Regno Unito e altri partiti.

Lo Stato turco ora vuole allargare i suoi attacchi contro la popolazione curda oltre al Kurdistan del nord e Rojava anche all’Europa. Dopo che a seguito degli assassinii di Parigi si è creata calma intorno alle attività dello Stato turco in Europa, dati e documenti che di recente abbiamo condiviso con l’opinione pubblica, provano che lo Stato turco ha di nuovo ripreso i piani di attacco contro strutture curde e attivisti/e in Europa. Che determinati piani dello Stato turco siano stati scoperti e decifrati, ora ha portato al fatto che lo Stato attraverso i suoi organi ufficiali come Anadolu Ajansi, rende bersagli persone e organizzazioni. È evidente che i nomi delle persone e organizzazioni citati in questa notizia vengono resi obiettivo degli attacchi di gruppi e che in Europa lavorano per i servizi segreti turchi MIT. La notizia dell’agenzia stampa turca rende chiaro anche che è collegata con i gruppi i cui piani di attacco contro attivisti/e curdi/e in Europa sono stati recentemente scoperti. La notizia può perfino essere valutata come risposta alla rivelazione. Perché i nomi citati nell’articolo in questione in parte sono gli stessi che erano obiettivo del gruppo scoperto.

Vogliamo richiamare l’attenzione su queste pratiche illegali da parte dello Stato turco. Chiediamo a tutte e a tutti di alzare la voce contro gli attacchi e le minacce cui sono esposti attivisti/e curdi/e e rappresentanti di associazioni curdi/e che vivono in Europea. Facciamo appello in particolare i partiti politici che per via del loro interesse per la questione curda sono stati anch’essi resi dei bersagli nell’articolo di Anadolu Ajansi, di prendere una posizione chiara contro queste pratiche.

Facciamo appello ai governi europei affinché prendano misure più stringenti contro le attività die servizi segreti turchi MIT in Europa, di nominare pubblicamente le persone e le organizzazioni che sono attive per il MIT in Europa e a limitare in questo modo il raggio d’azione dello Stato turco in Europa.

Pensiamo che ora sia il momento giusto per rimuovere la partica di divieto e criminalizzazione dell’Europa nei confronti di organizzazioni curde. Facciamo appello a tutte e a tutti perché sostengano la giusta lotta della popolazione curda e prendano una posizione chiara contro il fascismo dell’AKP.

KCDK-E / Congresso Sociale Democratico delle Curde e dei Curdi

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