Iraq

In migliaia attendono ancora gli aiuti sul monte Sinjar

Ci sono ancore migliaia di curdi yezidi che attendono aiuti umanitari urgenti sul monte Sinjar.

A parte gli aiuti umanitari imitati forniti dalle forze HPG.YPG non c’è un sostegno da agenzie nazionali o internazionali.Fame sete e malattie stanno causando morti.In queste montagne le gente è priva di tutto di quello di cui hanno bisogno per sopravvivere.

Migliaia di persone sono fuggite in montagna dopo gli attacchi a Sinjar dalle bande disumane di ISIS il 3 Agosto e non vogliono andarsene e stanno aspettando assistenza umanitaria urgente.

Il reporter di ANF Dilşer Ernesto,che si trova sul monte Sinjar,afferma che la gente sta cercando di sopravvivere in piccoli gruppi , distribuiti su una vasta zona.

Ci sono 10 persone in ogni tenda o in ogni rifugio,ma la gente non vuole abbandonare la terra che considerano sacra.”Se stiamo per morire,lasciateci morire nella nostra terra santa “, affermano.

Le forze delle HPG-YBŞ [Unità della resistenza di Sinjar]che stanno garantendo la sicurezza nell’area stanno cercando con risorse scarse di prestare assistenza con il sostegno del Rojava.Nè l’Unione Europea,ne il governo del Kurdistan del sud o altra organizzazione stanno fornendo aiuti.

Carenza di acqua pulita

La carenza di acqua è particolarmente critica.Anche se un pò d’acqua viene fornita dal Rojava,molta acqua proviene da un numero limitato di pozzi sulle colline ,non è pulita e porta malattie..

Carenza d’acqua significa problemi di igiene,con acqua insufficiente per fare il bagno e lavare i vestiti.Oltre alla mancanza di acqua pulita,i corpi degli animali che sono morti per mancanza di cibo ed acqua si possono vedere ovunque,anche i corpi delle persone assassinate da ISIS rimangono insepolti e costituiscono una minaccia per la salute.

Paura di epidemie

Un ospedale costituito da un piccolo numero di lavoratori della sanità del Rojava,inclusa‘Heyva Sor a Kurdistan’ è molto impegnato.

C’e’ un aumento dielle malattie infettive.Molte persone hanno ferite di vario tipo.Incidenti mortali sono comuni ,in particolare tra gli anziani e i bambini piccoli.

I lavoratori della sanità sono preoccupati dal rischio di epidemie,e dalle montagne di Sinjar stanno facendo un appello urgente alle organizzazioni della salute nazionali ed internazionali per fornire attrezzature mediche e medicinali per prevenirle.

I bambini hanno problemi psicologici

I lavoratori della sanità aggiungono che c’è bisogno di psicologi per aiutare i bambini che soffrono di problemi psicologici.Il fatto che in bambini in attesa di essere curati in ospedale scappino quando vedono una telecamera,afferma ‘Gulle nevêjin’,illustra il livello del trauma.

Nessun segno dall’UNHCR

Secondo funzionari delle HPG-YBS,nonostante i loro sforzi,nessuno dell’UNHCR che sta svolgendo una grande campagna nel Kurdistan del sud,ha visitato il monte Sinjar o ha fornito aiuti.

I rifugiati sulla montagna e importanti yezidi sono arrabbiati da questa mancanza di azione,e hanno chiesto all’UNHCR di fornire gli aiuti di cui hanno bisogno.

Le YPG e le YBS vogliono istituire un campo rifugiati

Funzionari delle HPG-YBS affermano di avere già intrapreso sforzi per istituire un campo per rifugiati alo scopo di migliorare le condizioni sulle montagne.C’e’ bisogno di tende e di altro equipaggiamento.Gli aiuti possono raggiungere il monte Sinjar solo attraverso il corridoio aperto dalle YPG dal Kurdistan occidentale(Rojava).

Decine di persone sono morte di fame nelle strade

Nel frattempo, sul lato sud del monte Sinjar, vicino alla città Sinjar, sta incominciando ad emergere la prova del livello della ferocia di ISIS.Nel villaggio di Solak,recentemente liberato dalle forze di HPG-YBS ,il giornalista di ANF che è entrato nel villaggio ha spiegato ciò che ha visto:”un massacro ha avuto luogo nel villaggio.Abbiamo visto i corpi di decine di persone che sono state assassinate nelle strade o che sono morti nelle loro case di fame e di sete”.

Il reporter di ANF ha affermato che ISIS controlla ancora molti villaggi vicini alla città di Sinjar,aggiungendo:”la scala dei massacri in questi villaggi non è nota,ma,giudicando da quello che abbiamo visto a Solak,il numero dei morti è probabilmente più alto di quello che pensiamo.Le persone non sono state solamente colpite a morte,ma sono anche state lasciate morire di fame.Quello che ISIS ha perpetrato in questi villaggi è un genocidio”.

ANF 30 Agosto 2014

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