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Diritti umani

Il corpo di İbrahim Gökçek – Grup Yorum- è stato sequestrato gli avvocati arrestati al funerale

A seguito della repressione nei confronti delle persone in lutto, la polizia di Istanbul è entrata nei Cemevi e ha rapito il corpo del membro del Grup Yorum İbrahim Gökçek che è morto dopo mesi di sciopero della fame.

Il corpo di Ibrahim Gökçek, membro di Grup Yorum, verrà trasferito oggi da Istanbul nella sua città natale, Kayseri. Il musicista scomparso è morto giovedì a causa dello sciopero della fame di 323 giorni contro la repressione del gruppo musicale di sinistra.

Sin dalle prime ore del mattino, le persone si sono radunate davanti alla casa della preghiera e di riunione Alevi (Cemevi) nel quartiere Gazi di Istanbul. Cercando di impedire qualsiasi raduno per il funerale, la polizia ha arrestato dieci persone e ha impedito alla stampa di svolgere il proprio lavoro. La polizia ha sigillato l’intero quartiere con il pretesto delle “misure per la pandemia” e ha dispiegato veicoli antisommossa in entrambi gli ingressi del Cemevi.

La polizia ha circondato il gruppo di persone che volevano organizzare una marcia per protestare contro la repressione. Anche le persone che si sono radunate nell’area circostante sono state attaccate e un certo numero di persone sono state fermate, compreso i membri di Grup Yorum Eren Erdem e Dilan Poyraz.

Secondo l’Ufficio legale del popolo (Halkın Hukuk Bürosu), anche gli avvocati Didem Baydar Ünsal, Seda Şaraldı e Doğa İncesu sono stati arrestati.

Ostacolando una cerimonia funebre al Cemevi, la polizia ha attaccato le persone all’interno del luogo di preghiera Alevi con gas lacrimogeni e proiettili di gomma dopo aver rotto la porta e aver fatto uso della forza. La polizia ha poi confiscato il corpo di İbrahim Gökçek e non è noto dove sia stato portato.

Nella zona di Tuzla la polizia doveva consegnato la salma di Ibrahim Gökçek che era stata sequestrata nel quartiere Gazi di Istanbul.

Si sono susseguite notizie sul fatto che una persona malata di asma nell’attacco della polizia avrebbe subito un infarto. Si tratterebbe di un uomo. Non ci sono ancora notizie certe.

Ora pare che nonostante un accordo per consegnare la salma alla famiglia uscendo da Istanbul nel distretto di Tuzla, la polizia non si sia fermata e abbia inoltre impedito alle persone che seguivano in convoglio di prendere il corpo.

Ayşegül Çağatay, un avvocato dell’Ufficio Legale del Popolo (Halkın Hukuk Bürosu, HHB) ha detto quanto segue: “I genitori di Ibrahim, che sono persone anziane, sono costrette a superare un viaggio di dodici ore senza fermarsi. Come suoi famigliari e suoi avvocati siamo preoccupati del fatto che si svolgerà un funerale in fretta e furia a Kayseri dove gruppi fascisti hanno già fatto minacce e annunci contro il funerale.”

Çağatay ha criticato gli incidenti di oggi: “Siamo nel mese del Ramadan. Dichiarano di essere musulmani, ma nessuno di questi atti hanno un posto nella coscienza.”

ANF

Nota della Redazione: Collegandosi all’account Twitter di Grup Yorum appare la scritta “Attenzione: questo account è temporaneamente limitato”. Riportiamo comunque un link a un video dell’aggressione di polizia:

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