Kurdistan

FDS firmano un piano di azione contro il reclutamento di minori

Le Forze Democratiche della Siria hanno firmato un piano di azione per la fine del reclutamento di minori e la prevenzione dello sfruttamento di bambini nei conflitti armati. L’incaricata speciale dell’ONU Virginia Gamba ha accolto la decisione con favore.

Le Forze Democratiche della Siria (Quwwat Suriya ad-dimuqraṭiya) hanno deciso di firmare un piano di azione per la fine del reclutamento di soldati bambini e la prevenzione dello sfruttamento di minori nei conflitti armati. Lo ha reso noto lunedì Stephane Dujarric, portavoce del Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres.

L’accordo è stato firmato già sabato scorso da Virginia Gamba, incaricata speciale dell’ONU per i bambini nei conflitti armati e da Mazlum Abdi, comandante in capo delle FDS, nell’ambito di una cerimonia ufficiale nel Palais des Nations a Ginevra. Con questo le FDS si impegnano a mettere immediatamente fine al reclutamento di bambini soldato, a rilevare eventuali abusi di minori nelle loro file e ad avviare misure di disarmo, smobilitazione e reintegrazione.

Virginia Gamba ha salutato con favore la decisione. Si sarebbe trattato di una giornata importante per la protezione dei bambini in Siria e dell’avvio di un processo, così l’incaricata speciale dell’ONU. „Le Forze Democratiche Siriane si impegnano in misura elevata perché nessun bambino venga reclutato e impiegato da realtà che agiscono al loro interno”, ha detto Gamba, che inoltre ha apprezzato l’attività delle organizzazioni per la protezione dei bambini sul posto. Dato che il conflitto in Siria dura da otto anni, l’incaricata speciale dell’ONU ha invitato con insistenza tutte la parti a lavorare per una soluzione politica per portare al Paese una pace duratura. Questa continua a essere la migliore opzione per impedire violazioni nei confronti dei bambini, così Gamba. La firma del piano di azione è il risultato di un impegno durato mesi tra le Nazioni Unite e le FDS, in stretta collaborazione con l’incarica speciale

Con il piano di azione basato sulla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU n. 1612 viene attuato il 2° protocollo facoltativo della Convenzione ONU sui Diritti dei Bambini, che rappresenta ad oggi il divieto più esplicito di impiego di bambini soldato all’interno del diritto internazionale. Attraverso la risoluzione è stato introdotto un meccanismo di sorveglianza contro crimini nei confronti di bambini. Serve alla pubblicazione di rapporti sulla situazione dei bambini nei conflitti armati nei singoli Paesi e alla raccolta di informazioni sui sei crimini gravi nei confronti dei bambini: uccisione e mutilazione; reclutamento e impiego di soldati bambini; stupri e uso di violenza sessuale; sequestri; attacchi contro scuole e/o ospedali; impedire l’accesso agli aiuti umanitari.

Governi e gruppi armati che violano le prime tre norme vengono citati nel rapporto annuale del Segretario Generale dell’ONU sulla situazione die bambini nei conflitti armati e inseriti in una lista, la cosiddetta „Lista della Vergogna ”. Il piano di azione firmato dalle FDS segue l’inserimento delle Unità di Difesa del Popolo (YPG) nella lista dell’anno 2014 per il reclutamento di minorenni. Le YPG costituiscono una componente dell’alleanza militare FDS che si impegna per una Siria laica, democratica e decentralizzata.

Fonte: ANF

 

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Potrebbero interessarti anche:

Siria

Il comandante generale delle FDS (Forze democratiche siriane) Mazloum Abdi ha rilasciato una dichiarazione in occasione del 10° anniversario della “Rivoluzione del Rojava”, esprimendo...

Kurdistan

Organizzazioni di donne di Istanbul hanno manifestato contro il disegno di legge del governo in base al quale gli stupratori che sposano le loro...

Kurdistan

Attivist* dell’organizzazione per i diritti umani di Efrîn dichiarano che lo Stato turco starebbe inviando minorenni dalla Siria nelle guerre in Yemen e in...

Kurdistan

Il Consiglio Democratico della Siria (CDS) in una dichiarazione ha condannato l’attentato a Efrîn nel quale martedì dozzine di persone hanno perso la vita.

Exit mobile version