Connect with us

Hi, what are you looking for?

Retekurdistan.it
Retekurdistan.itRetekurdistan.it

Iraq

L’operazione Mosul e l’ultima situazione nella regione

L’operazione Mosul non sta per avvenire nel breve termine. Anche se l’operazione comincia, la ” questione Mosul” continuerà. Ed in concomitanza le tensioni militari, politiche e diplomatiche si approfondiranno. Mentre la discussione sull’operazione Mosul prosegue , così fanno le attività militari e il dispiegamento nella ragione. L’esercito iracheno ha avviato una spedizione significativa, specialmente dalla linea di Kirkuk verso il fronte di Hawija .

Ieri ci sono stati intensi attacchi aerei e attività di elicotteri nella stessa regione (13 ottobre). Hawija è considerata la più importante porta per la liberazione di Mosul. La spedizione verso Hawija è un’importante sviluppo, ma non significa necessariamente un’operazione su Mosul. Alcune fonti affermano che l’operazione comincerà negli ultimi 10 giorni di ottobre, ma gli sviluppi militari e politici sul terreno non sono ancora idonei per quest’operazione. Le condizioni devono essere ancora soddisfatte. Sembra che il consenso politico e la preparazione militare per la liberazione di Mosul prenderà del tempo. La domanda su come Mosul verrà presa da ISIS  e chi la controllerà dopo essere stata presa da ISIS non ha ancora avuto una risposta. La questione non è stata risolta ai tavoli e perciò non può essere riflessa sul campo di battaglia. In ogni caso la forza militare che può svolgere tale operazione non è ancora stata costituita.

Le ragioni che impediscono l’operazione

Ci sono tre fattori di base che costituiscono degli ostacoli per l’operazione Mosul e quindi l’invasione di ISIS continua.

Uno:  Il conflitto di interessi tra forze internazionali, regionali e locali, e il disaccordo diplomatico che esse provocano.

Due: La minaccia della Turchia e dei suoi alleati locali verso la regione.

Tre: Più di un milione di civili sul terreno delle operazioni. La protezione dei civili e il loro spostamento in zone sicure.

Uno può elencare molti più problemi come continuazione di questi tre fondamentali argomenti.Il quadro emerge più chiaramente quando le posizioni di ciascuna parte vengono analizzate.

Gli Stati uniti e la coalizione internazionale

I preparativi per la possibile operazione su Mosul sono svolti dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono in contatto con tutte le parti della regione, ma l’amministrazione di Baghdad è stata dichiarata come il corrispondente politico. Per gli Stati Uniti condurre un’operazione su ISIS è più grande che riunire le forze nella regione attorno ad un tavolo e “convincerli”.Essi vogliono un’operazione congiunta con gli sciiti, i sunniti, i curdi e le altre forze. Essi vogliono che Mosul sia controllata da Baghdad. E come sempre, stanno cercando di atteggiarsi come “potenza salvatrice” per consolidare i loro interessi nella regione. La coalizione non agisce indipendentemente dalla politiche di Washington.

L’Amministrazione di Baghdad

Il governo di Abadi naturalmente lavora in armonia con gli Stati Uniti e l’Iran. Esso accetta in qualche misura la partecipazione nell’operazione della milizia Heshti Shab dell’Iran. Hanno anche un accordo con l’amministrazione del Kurdistan del sud. Sebbene non lo abbia ancora annunciato, Baghdad accetta anche la partecipazione nell’operazione di alcune forze locali regionali addestrate dai guerriglieri del PKK. Il compito di queste forze è di proteggere i territori in cui vivono e di respingere la minaccia di ISIS.

La Turchia

La Turchia è in grado di rappresentare una grande minaccia all’attuale situazione a Mosul e al suo futuro. I soldati che hanno dislocato a Bashiqa e i gruppi denominati Hashdi Vatani che essi hanno addestrato sono pericolosi tanto quanto ISIS,. La Turchia vuole che Mosul venga girata alle forze arabe sunnite chiamate Hashdi Vatani. Questi gruppi non sono ideologicamente diversi da ISIS. In alcune zone essi sono mescolati con ISIS e ne sono alleati.

Il solo alleato di Ankara a Mosul sono i Nuceyfis, la famglia dell’ex governatore di Mosul. Essi hanno organizzato Hashdi Vatani sulla famiglia Nuceyfi ed i loro contatti. L’ex governatore  Asil Nuceyfi è l’uomo che ha consegnato la città a ISIS in una notte.Asil Nuceyfi si era incontrato con Tayyip Erdoğan ad Ankara una settimana prima di aver consegnato Mosul a ISIS. Dopo l’invasione di Mosul è stato  Erbil, Ankara e Istanbul.

Gli uomini che la Turchia chiama i “Mosuliti che abbiamo addestrato” sono i Hashdi Vatani, ed essi sono fedeli  all’ex governatore Asil Nuceyfi che era stato rimosso dall’incarico dall’amministrazione di Baghdad. Essi non hanno titolo ufficiale in Iraq. La Turchia vuole controllare Mosul  attraverso questi gruppi.

Alla base delle politiche di Mosul della Turchia, ci sono naturalmente i curdi. L’amministrazione turca vuole aggiornare il Trattato di Ankara sottoscritto con la Gran Bretagna nel 1926. C’è solo una condizione al centro di questo trattato; Non ci devono essere curdi a Mosul, la città deve rimanare sotto il controllo degli arabi sunniti.

Ma nell’attuale situazione, nessuna forza nella regione, nè l’amministrazione di Baghdad, nè l’Iran, nè gli Stati Uniti e la coalizione vgliono che la Turchia prenda parte all’operazione Mosul. La mancata partecipazione della Turchia nell’operazione significa anche che essa perde la propria influenza nella regione. I soli gruppi che vogliono la Turchia sono il KDP e i Nuceyfis. In queste circostanze la partecipazione della Turchia nell’operazione non porterà stabilità alla regione, al contrario farà peggiorare le cose Non prendendovi parte sarà un’ossessione più grande. In entrambi i casi, la Turchia perde.

L’Iran

Iran è coinvolto nella vicenda Mosul per Baghdad, essi devono. L’Iran non accetterà mai a forze sunnite appoggiate dalla Turchia di controllare Mosul. L’Iran deve avere una influenza su Mosul, anche se non la controllano. Se perde a Mosul avrà perso in generale in Iraq. L’influenza dell’Iran sarà limitata solo a Baghdad, a Bassora e parzialmente nel Kurdistan del sud. Questo farà male alla posizione dell’Iran nella regione. Nella situazione attuale, non c’è nessuna seria opposizione che l’Iran che possa essere a Mosul.

Il Kurdistan meridionale

L’amministrazione del Kurdistan meridionale è frammentata sull’operazione Mosul. Le forze del PUK sono più in linea con l’amministrazione di Baghdad, mentre il KDP conduce politiche guidate dalla Turchia. Questa posizione del KDP danneggia i curdi in generale. Ci sono stati alcuni incontri tra curdi affinchè il KDP abbandoni la sua posizione, ma non hanno ancora dato risultati. Se il KDP continua a essere nell’ombra della Turchia a Mosul.perderanno alla grande.

Il PKK e  Mosul democratica

I guerriglieri del PKK sono posizionati a Kirkuk e nel sud.Insieme a loro ci sono un grande numero di forze della guerriglia per combattere ISIS nella regione di Maxmur. Le forze della guerriglia chesi sono mosse nella regione per liberare Shengal da ISIS rimangono nelle loro posizioni. Le forze della guerriglia dichiarano che prenderanno parte all’operazione Mosul se c’è un accordo.

Se c’è una operazione nell regione di Hawija, le forze della guerriglia giocheranno un ruolo effettivo. Questo per il fatto che non è realistico svolgere un operazione militare contro ISIS senza la guerriglia. Lo stesso è vero per il fronte di Tal Afar in direzione di Shengal. a Causa dello loro posizioni è un imperativo che le forze del PKK o forze locali addestrate dal PKK prendano parte in questa operazione.

L’amministrazione di Baghdad si dice che vuole che il PKK prenda parte nell’operazione. Ma l’opposizione dell’Iran e della Turchia in materia mettono Baghdad in una difficile posizione. Poi ancora, è stato detto che le forze di Shengal ,che si sono riunite attorno all’ideologia di Öcalan ed hanno costituito unità di difesa, prenderanno parte all’operazione, e che si stanno preparando.

Il PKK offre le altre forze curde che i curdi prendono parte all’operazione Mosul sotto un “comando unificato”, ma l’approccio negativo del KDP provoca la perdita ai curdi di questa possibilità. Nonostant tutto il PKK sta cercando di minimizzare tutte le tnsioni con il KDP per evitare di cadere nella trappola di Ankara.

Fonti del PKK hanno una prospettiva per il futuro di Mosul. Secondo questa, l’amministrazione dovrebbe essere lasciata ai locali dopo che Mosul è stata liberata.Essi propongono un modello “Mosul democratica ” che includerà tutti i gruppi, come i sunniti, sciiti , curdi, arabi, turcomanni ed altri, per rimuovere tutti gli attuali conflitti e gli scontri.

In sintesi: La liberazione di Mosul non sta per avvenire in tempo breve. Anche se l’operazione parte, la “questione Mosul” continuerà. Ed in concomitanza  le tesioni politiche, diplomatiche e militari si approfondiranno.

 

 

AMED DİCLE     * giornalista

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

5X1000 a UIKI Onlus

5 x Mille a
Ufficio di Informazione del Kurdistan In Italia Onlus
Codice Fiscale: 97165690583

IBAN: IBAN: IT89 F 02008 05209 000102651599
BIC/ SWIFT:UNCRITM1710

Potrebbero interessarti anche:

Iraq

Secondo le osservazioni dei Christian Peacemaker Teams, nel 2023, sono stati effettuati oltre 1.500 attacchi da parte delle forze armate turche nella regione del...

Diritti umani

I redattori arrestati dalle forze del KDP hanno scritto sulla sorte di Süleyman Ahmet: “Sono passati 44 giorni: dov’è Süleyman Ahmet?” Continuando a chiederselo,...

Opinioni e analisi

Un incisivo articolo di Joost Jongerden, docente presso l’Università di Wageningen pubblicato per la prima volta sulla piattaforma di discussione Joop del sito di...

Iraq

I residenti del campo Maxmur hanno protestato contro i continui attacchi della Turchia e hanno condannato il silenzio internazionale. Oggi, la Turchia ha nuovamente...