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Donne

Gli amministratori fiduciari designati allo Stato chiudono i centri delle donne nella regione curda

La prima attività da parte degli amministratori fiduciari dello Stato designati dall’AKP nelle municipalità del (DBP) è stata quella di chiudere i centri delle donne e di sequestrare le loro informazioni personali. La confisca delle municipalità significa anche la fine del sistema dei co-sindaci – ( 1 donna- 1 uomo) attuato dal DBP.

Due centri delle donne chiusi a Silvan e a Cizre

Il governatore del distretto di Silvan, Murat Kütük, che è stato designato nella municipalità di Silvan  l’11 settembre, ha come prima iniziativa chiuso il centro delle donne di Meya. Successivamente anche il governatore del distretto di Silvan, Ahmet Adanur, ha chiuso il centro delle donne all’interno della municipalità di Cizre. Tutte le informazioni e i documenti appartenenti alle donne partecipanti alle attività dei centri sono stati sequestrati.

Intervenendo la portavoce dell’Assemblea delle Donne del Partito Democratico dei Popoli (HDP) Besime Konca ha affermato che la confisca delle municipalità  è un attacco contro i diritti e le conquiste delle donne. Konca ha ricordato che il sistema che è stato implementato punta alla rappresentazione paritaria delle donne in tutti i livelli delle attività delle municipalità e che hanno introdotto clausole nei contratti di lavoro dei lavoratori delle municipalità che ostacolano la violenza contro le donne.

Al nostro lavoro è stato inferto un duro colpo

Konca ha anche aggiunto che hanno costituito centri delle donne in quasi tutte le municipalità delle  province  ed dei distretti e la presidenza delle donne per coordinare le attività. Questo lavoro, che include la protezione delle donne che sono vittime di violenza ed il sostegno alle donne per impegnarsi nella vita economica e sociale, ha subito un duro colpo.

Documenti sensibili

La portavoce ha dichiarato non che le donne non dovrebbero avere fiducia di una municipalità amministrata sotto l’ombra dei militari e della polizia e ha aggiunto : ” Tutti i documenti e le informazioni personali delle donne vittime di violenza sono stati confiscati. Questi documenti erano documenti sensibili. Noi non sappiamo chi ha preso i documenti e che cosa ci faranno. Per questa ragione siamo estremamente preoccupati per le donne. È importante che le donne abbiamo fiducia nelle organizzazioni create per loro. Ma questo non sarà il caso con le municipalità  poste sotto amministrazione.

I servizi continueranno con le organizzazioni locali

Konca ha ricordato anche che le donne di Cizre e Silvan sono state vittime delle distruzione durante l’assedio dei due distretti ed ha dichiarato: “Le donne sono le più grandi vittime della distruzione. Per questa ragione e a riguardo della confisca delle municipalità non abbandoniamo le nostre donne. Stiamo continuando a offrire gli stessi servizi al di fuori delle municipalità.Questo non è facile, ma stiamo facendo questo.”

Commentando l’aggressione della donna ad Istanbul per aver indossato pantaloncini, e l’aggressione sessuale ad un altra donna a Izmir ancora una volta per il suo abbigliamento ha dichiarato:

“Le donne sono sempre state bersaglio di attacchi come questo. Ma adesso i media stanno legittimando queste aggressioni. Le dichiarazioni di funzionari governativi servono a questo scopo.
Ci troviamo di fronte ad una mentalità che vede le donne come un oggetto che appartiene all’interno della casa. Per queste ragioni, come donne, abbiamo bisogno di essere unite contro la confisca della municipalità e le politiche contro le donne.”

ANF

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