Il co-presidente dell’Istituzione per gli aiuti e la solidarietà di Kobanê,Gülistan Etti,ha dichiarato che durante l’ultimo attacco decine di ragazzini hanno perso i loro genitori e hanno bisogno di forniture vitali.
Continuano gli sforzi per la ricostruzione a Kobanê .Decine di migliaia di civili sono ritornati a Kobanê dopo la liberazione della città,ma le condizioni da zona di guerra impediscono la produzione di risorse per la popolazione e gli sforzi per la ricostruzione.La conferenza per la ricostruzione di Kobanê ha aggiunto un’altra dimensione alla campagna di solidarietà,ma la necessità di mezzi di sostentamento è aumentata ancora di più dopo il recente massacro.
Migliaia di ragazzini e anziani,che hanno perso i loro membri della famiglia durante il massacro, hanno difficoltà a soddisfare i loro bisogni fondamentali.Gülistan Etti ha sottolineato gli sforzi di solidarietà delle popolazioni del Kurdistan del nord,delle municipalità del DBP e dei curdi che vivono in Europa.Ha ricordato la conferenza di Kobanê a Brussels e ha sottolineato che diverse istituzioni internazionali non hanno lasciato sola Kobanê durante la ricostruzione della città.
Le municipalità hanno dato il più grande sostegno
Etti ha dichiarato che la popolazione e le municipalità del Kurdistan del nord hanno mantenuto in vita Kobanê sin dall’inizio della guerra e municipalità come Amed, Mardin e Suruç hanno supportato il soddisfacimento delle necessità infrastrutturali e dei mezzi di sostentamento.Ha ricordato la recente distruzione di Kobanê e ha detto che sono stati determinati nel distribuire tutti i proventi in maniera equa e leale.Etti ha dichiarato che loro identificano i bisogni urgenti dei civili e distribuiscono i proventi di conseguenza.
La Turchia non ha mai aiutato Kobanê
Etti ha respinto le affermazioni secondo cui lo stato turco ha inviato aiuti a Kobanê e ha dichiarato che la Turchia non ha mai aiutato la città che è stata sotto assedio e attacco egli ultimi 4 anni.
Ha detto che la Turchia ha voltato le spalle a Kobanê pesino durante la guerra e ha impedito gli sforzi per gli aiuti delle popolazioni del Kurdistan del nord e di diverse istituzioni internazionali.
Gli aiuti in arrivo sono inadeguati.
Etti ha sottolineao che in città la guerra continua e ha descritto gli aiuti in arrivo come inadeguati.Secondo Etti più di 20 mila famiglie sono tornate a Kobanê dopo la guerra e migliaia di famigle vivono nei villaggi circostanti.Ha dichiarato che la recente unificazione con il cantone di Cizîrê dovrebbe portare un certo sollievo a queste famiglie,ma gli aiuti che arrivano rimangono insufficienti.Ha detto inoltre che i continui attacchi rendono più difficile il trasporto degli aiuti, e le condizioni di guerra limitano la produzione a Kobanê.Gli abitanti dei villagi hanno bisogno di forniture alimentari e per la pulizia così come di vestiti.
Decine di bambini che hanno perso i loro genitori hanno un bisogno disperato
Etti ha sottolineato che c’è persino più bisogno di aiuti di prima della strage di ISIS a Kobanê del 25 Giugno.Decine di ragazzini hanno perso i loro genitori e sono in disperato bisogno di cibo,vestiario e pannolini.Ha evidenziato inoltre l’importanza di continuare l’educazione di questi bambini e ha chiesto a tutto il mondo di far crescere la solidarietà con Kobanê.
KOBANÊ -SEDAT SUR