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Interviste

Tuncel: Se volete una soluzione perchè tutti questi arresti?

La co-portavoce dell’HDK e parlamentare dell’HDP Sebahat Tuncel ha richiamato l’attenzione sugli arresti politici di massa effettuati recentemente dal governo dell’AKP affermando:”Se volete una soluzione perchè state effettuando tutte queste operazioni?Perchè non assumete provvedimenti democratici e cambiate le vostre politiche nei confronti del Rojava?”.

Secondo dati redatti dall’HDP,a seguito delle manifestazioni per Kobanê il 6 -8 Ottobre, circa 3000 persone sono state arrestate e quasi 6000 sono state sottoposte a custodia cautelare.

Abbiamo chiesto alla co-portavoce e parlamentare Sebahat Tuncel riguardo a queste operazioni contro i politici curdi e dei loro effetti sul processo di risoluzione.

Questa è una politica di stato di emergenza

Tuncel ha affermato: “Il governo vuole schiacciare l’opposizione che è emersa in Kurdistan con la resistenza,e anche ridurre al silenzio le forze democratiche in Turchia.Questi arresti mostrano che l’AKP sta attuandoprovvedimenti di legge di emergenza”.Tuncel ha dichiarato che l’HDK ha condannato queste operazioni,affermando che l’AKP stava cercando di dare l’impressione di voler una soluzione,mentre dall’altro lato reprime le opposizioni.

La politica sul Rojava dell’AKP è in frantumi

Tuncel ha affermato:”Con la resistenza di Kobanê la politica del governo dell’AKP sul Rojava è collassata.La solidarietà delle popolazioni curde con Kobanê ed il loro prenderne il possesso ha minato la politica dell’Akp,aggiungendo che il governo governo stava utilizzando minacce per mettere a tacere i media.Ha detto che il governo stava cercando di ingannare l’opinione pubblica facendogli credere che non stava ostacolando il processo, con lo scopo di ottenere un vantaggio alle elezioni del prossimo anno.

Tuncel ha dichiarato che era a Diyarbakır, dove la gente era arrabbiata nei confronti l’AKP, aggiungendo inoltre che il governo non ha rispettato le sensibilità curde e ha usato forze militari contro la popolazione al confine.

Come possono tacere le armi tacere senza una soluzione?

Tuncel ha fatto la seguente valutazione del ‘disarmo’ nella roadmap del governo:”Come ha detto sin dall’inizio il leader del popolo curdo il signor Abdullah Öcalan , se c’è una soluzione e il governo assume provvedimenti,le armi possono essere messe da parte”.Questo è stato detto molte volte e in molti incontri.

I negoziati devono iniziare

Tuncel ha continuato dicendo che c’erano tre fasi nel processo:il ritiro,l’adozione di misure di rafforzamento della fiducia reciproca e il disarmo.Ha aggiunto che mentre la parte curda aveva fatto la sua parte,lo stato stava continuando a rimandare e non aveva assunto alcun provvedimento.Ha sottolineato che il problema stava nel governo e che quello che era importante era se il governo avrebbe posto in essere provvedimenti democratici.

Se si desidera una soluzione, perché non si introduce la democrazia?

In risposta ad una domanda per quanto riguarda se l’AKP stia utilizzando tattiche dilatorie prima delle elezioni, Tuncel ha detto:”L’AKP ha fermato il processo con il pretesto della resistenza del 6-8. Ottobe.Due mesi sono andati persi.Se volete una soluzione perchè arresti di massa?Perchè non introdurre democrazia?Perchè non è cambiata la politica nei confronti del Rojava?Queste sono domande a cui l’AKP deve rispondere”.

L’AKP deve rispettare le speranze che sono state create

La Tuncel ha affermato che l’AKP ha creato speranze a riguardo del processo di risoluzione,e che mentre si aspettavano che il governo trovasse una soluzione, sono state attuate misure antidemocratiche.

Ha aggiunto inoltre che l’AKP ha perso la sua credibilità, e che per questo motivo c’era stata l’esplosione di rabbia il 6-8 Ottobre concludendo: “L’AKP deve rispettare le speranze che sono state create”.

 
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