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Kurdistan

Vittime della migrazione: Bisogna occuparsi subito del nostro inverno

Il campo profughi di Hawl ha dato voce alle sue lamentele e ha detto, “Stiamo vivendo grandi difficoltà perché le organizzazioni internazionali non ci danno quello che serve per l’inverno.” Le vittime della migrazione nel campo di Hawl nella provincia di Hesekê nel nord della Siria hanno dichiarato che ci sono malattie infettive che iniziano a diffondersi nel campo, in particolare tra i bambini, perché non vengono forniti gli aiuti necessari. Hanno chiesto alle organizzazioni umanitarie di fornire aiuti prima possibile.

Il freddo colpisce più di tutti i bambini

Le vittime della migrazione nel campo di Hawl hanno parlato delle difficoltà che hanno affrontato nel campo l’inverno scorso e hanno detto, “Ci mancano i generi per le necessità di base, come riscaldamento e coperte. Se viene un freddo forte come l’anno scorso, saremo in una brutta situazione.”

La vittima della migrazione Hesen Eli ha detto, “Abbiamo una sola coperta e la usiamo insieme con mia moglie e ai nostri bambini,” evidenziando le difficoltà che stanno vivendo.

Eli dice di aver provato di tutto per proteggere i suoi bambini, ma mostrano ancora sintomi di malattie dovute al freddo come infiammazioni respiratorie e influenza. Eli ha detto, “L’inverno è già qui, ma non abbiamo ancora ricevuto aiuti dalle organizzazioni umanitarie.”

La vittima della migrazione irakena Emire Bekir in modo analogo ha evidenziato l’insensibilità delle organizzazioni umanitarie e ha detto, “Abbiamo molte difficoltà a causa del freddo. Siamo affaticati. Gli adulti in qualche modo se la cavano, ma il freddo colpisce più di tutti i bambini. E ora è più difficile perché le nostre tende si stanno logorando.” Bekir ha fatto appello alle organizzazioni umanitarie di fornire appena possibile aiuti di base in modo che i bambini non vengano più colpiti dalle condizioni meteorologiche.

Abbiamo usato tutti i nostri mezzi

Il funzionario del campo di Hawl, Nebil Hesen, ha parlato con ANHA delle difficoltà nel campo ed ha affermato che forniscono aiuti al campo per quanto lo consentono i mezzi a loro disposizione. Hesen ha detto che hanno avuto un incontro con i responsabili del campo per affrontare la questione e in quell’incontro sono stati assegnati nuovi compiti.

Nebil Hesen ha detto, “Stiamo cercando di fornire ai rifugiati aiuti per quanto possiamo con i mezzi attualmente a nostra disposizione. Alcune istituzioni si sono assunte l’incarico di fornire stufe a legna, legno, tappeti, vestiti e cibo. Questi generi verranno presto distribuiti alle vittime.”

 

Jnews

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