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Kurdistan

Max Zirngast è libero

Sorpresa a Ankara: tribunale turco dichiara innocenti attivisti e autori di jW insieme a altri tre imputatiFinalmente! Ieri, nell’anniversario del loro arresto dell’11 settembre 2018, l’autore di jW e attivista Max Zirngast e i tre coimputati Mithatcan Türetken, Hatice Göz e Burcin Tekdemir a sorpresa sono stati assolti. Nella seconda udienza del processo a Ankara avvocati e sostenitori fino all’ultimo erano dell’idea che il processo sarebbe di nuovo andato per le lunghe. Ma poi è stato lo stesso pubblico ministero a chiedere l’assoluzione per tutti e quattro gli imputati. Non sarebbero presenti prove sufficienti per l’accusa di »appartenenza all’organizzazione terroristica TKP/K.

Il giudice ha aderito all’arringa finale del pubblico ministero, l’udienza si è conclusa in appena un quarto d’ora. Così è stato revocato anche il divieto di lasciare il Paese per Zirngast. Una motivazione scritta della sentenza ci sarà nel giro delle prossime settimane. Il pubblico ministero ora ha sette giorni di tempo per presentare ricorso contro la sentenza, cosa che però secondo l’avvocato di Zirngast, Murat Yilmaz, sarebbe »improbabile« – avendo lui stesso chiesto l’assoluzione. »La sentenza ora è arrivata in modo sorprendente, ma era assurdo fin dall’inizio che il pubblico ministero abbia aperto il procedimento«, così Yilmaz a jW.

Zirngast stesso è sicuro che l’assoluzione è legata all’attuale situazione politica in Turchia. »L’assoluzione non è un caso. È una conseguenza diretta dei rapporti di forza in via di cambiamento in Turchia, soprattutto dopo le elezioni amministrative a marzo e giugno. In casi come il nostro, che dal punto di vista del governo sono irrilevanti e dove non ci sono prove, ormai le assoluzioni ci sono. Nel caso della Presidente del CHP di Istanbul, Canan Kaftancioglu, e per quanto riguarda gli amministratori coatti nominati di nuovo nelle metropoli curde, la situazione invece è del tutto diversa. Quindi la lotta per la democrazia continua«, così Zirngast a jW.

L’odierna assoluzione mostra anche che la giustizia turca è una »farsa«, ha dichiarato al quotidiano austriaco Der Standard l’esperto osservatore di processi e avvocato Clemens Lahner, presente a Ankara. La prima udienza si era svolta già in aprile – la seconda è stata fissata per la giornata di mercoledì 11 settembre, senza fornire motivazioni. »Ora a fronte delle stesse informazioni c’è un’assoluzione. È una barzelletta«, continua Lahner. A jW Sepp Hartinger, fondatore della »Associazione Europea dei Consulenti Politici« (EAPC), anche lui presente sul posto, ha dichiarato: »Io penso che si sia trattato di una decisione politica. Sono coincise molte buone circostanze. Ormai in Austria abbiamo un governo più neutrali, un nuovo ambasciatore qui a Ankara, e il lavoro della campagna di solidarietà è stato straordinario«.

Zirngast ora, secondo quanto afferma lui stesso, si occuperà prima di sbrigare questioni legali e personali in Turchia prima di recarsi in Austria. »Sono molto contento che finalmente abbia avuto fine l’incertezza e l’impossibilità di programmare. Ora potrò di nuovo continuare la mia vita in autonomia.« Non ci pensa per niente a smettere con il suo lavoro giornalistico e politico – al contrario. Il suo primo video-messaggio passato sull’account Twitter della campagna di solidarietà »#FreeMaxZirngast«, si conclude con la richiesta: »Libertà per tutti i prigionieri politici!«

di Alp Kayserilioglu e Johanna Bröse, Ankara
da: junge Welt

https://www.jungewelt.de/artikel/362625.politische-gefangene-t%C3%BCrkei-max-zirngast-ist-frei.html

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