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Turchia

Lettera di HDP alla comunità internazionale sulla death fast

15 prigionieri politici hanno trasformato il loro sciopero della fame in “death fast” il 30 aprile 2019, chiedendo la fine dell’isolamento imposto al leader del popolo curdo Abdullah Öcalan.Il vice co-presidente del Partito Democratico dei Popoli (HDP) responsabile per gli Affari Esteri, Hişyar Özsoy, ha scritto una lettera alla comunità internazionale a riguardo dei 15 prigionieri politici che hanno trasformato il loro sciopero della fame in “death fast”.

La lettera è come segue;

“Leyla Güven, la co-presidente del Congresso democratico della società(DTK) e deputata di HDP per Hakkari, è entrata in sciopero della fame l’8 novembre 2018 per protestare contro l’isolamento di Abdullah Öcalan e di altri 3 prigioneri politici detenuti nel carcere dell’isola di Imrali. Oltre Leyla Güven,anche i deputati di HDP Dersim Dağ, Tayip Temel e Murat Sarısaç, migliaia di prigioneri politici in Turchia, attivisti e politici nella Regione Federativa del Kurdistan in Iraq, in Germania,in Galles,in Francia,in Canada e in altri posti si sono uniti allo sciopero della fame.

Öcalan è stato il capo negoziatore del movimento curdo nel processo di pace tra il 2013 ed il 2015. Quando il governo turco ha posto fine al processo di pace nell’aprile 2015, ma contemporaneamente isolato Öcalan dalla società. Ovvero, le autorità turche non hanno permesso ad Öcalan di ricevere visite dai suoi avvocati, membri della famiglia, o di qualsiasi altro. Lui non è in grado di fare telefonate, di ricevere o inviare lettere.

Il Comitato per la prevenzione della tortura (CPT) e l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE), hanno ripetutamente messo in evidenza che l’isolamento di Öcalan è in violazione degli articoli 3 e 10 della Convenzione europea dei diritti umani e hanno chiesto alle autorità turche di garantire che tutti i prigionieri del carcere di Imrali siano in grado, se lo desiderano, di ricevere visite dai loro familiari e dei loro avvocati.

Dopo mesi di indifferenza delle autorità turche nonostante il deterioramento della salute degli scioperanti della fame, 15 detenuti politici in quattro carceri, hanno trasformato il loro sciopero della fame in “death fast”il 30 aprile 2019.

I nomi dei detenuti e delle detenute sono: Carcere per donne di  Bakırköy: Nesrin Akgül, Şükran Aydın e Zozan Çiçek; Carcere per donne di Gebze: Ardıl Çeşme e Aslı Doğan; Carcere di massima sicurezza di Van; Ahmet Anığı, Özhan Ceyhan, Vedat Özağar, İhsan Bulut e Erol Çelik; Carcere di tipo D di Diyarbakir, Ergin Akhan, Enver Dönmez, Ahmet Topkaya, A. Haluk Kaplan e Ferhat Turgay.

Tra questi detenuti, Nesrin Akgul si è unita allo sciopero della fame il 15 gennaio 2019, mentre tutti gli altri hanno iniziato lo sciopero della fame il 1 marzo 2019.

A differenza degli scioperanti della fame, che consumano diversi liquidi ed assumono vitamina B, i detenuti in death fast bevono solo acqua con zucchero e sale.

Questi 15 prigionieri politici, che sono già deperiti a causa del loro sciopero della fame lungo di mesi, non possono sopravvivere a lungo se le autorità turche non adottano iniziative urgenti per rimuovere l’isolamento illegale imposto ad Öcalan.

Otto detenuti hanno già perso la vita alla fine di marzo e di aprile per protestare contro la politica di isolamento.

Ancora una volta facciamo appello alla comunità internazionale di non rimanere in silenzio e indifferente, ma di assumere una iniziativa per rovesciare l’aggravante situazione. Porre fine alla politica di isolamento contribuirà alla normalizzazione della vita politica in Turchia, riavviando un dialogo democratico, e con speranza di riprendere il processo di pace nel contesto della questione curda.

ANF

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