Connect with us

Hi, what are you looking for?

Retekurdistan.it
Retekurdistan.itRetekurdistan.it

Diritti umani

Amnesty International pubblica il rapporto su Sur

Amnesty International (AI) ha pubblicato il suo rapporto su Sur, dove continuano coprifuoco e attacchi genocidi. Nel suo rapporto AI afferma che almeno 40mila persone sono state costrette a migrare ed elenca richieste dei civili sfollati.

 

Amnesty International ha pubblicato il suo rapporto su Sur, dove nello scorso anno si sono verificati attacchi genocidi e coprifuoco. Un’unità di Amnesty che ha esaminato la situazione e fatto interviste a Sur nel corso del 2016 ha prodotto il rapporto.

Di seguito le parti importanti del rapporto di Amnesty:

* Funzionari municipali stimano che i civili costretti a migrare da SUR siano circa 40mila.

* Almeno il 60 percento del distretto di Sur è stato espropriato secondo un progetto di trasformazione che espelle i residenti del distretto senza consultazione.

* Una donna intervistata ha raccontato ad Amnesty che il coprifuoco era in atto nella strada dove si trovava la sua casa e che dopo averla lasciata, la sua casa è stata saccheggiata e i mobili distrutti.

* Indubbiamente i residenti di Sur non hanno abbandonato volontariamente le proprie case e sono stati costretti a migrare.

* Molte persone hanno perso il lavoro dato che sono state espulse.

* Persone che vivevano in case in affitto a Sur nelle aree nelle quali sono state costrette a migrare pagano affitti che sono il doppio o il triplo di quelli che pagavano.

* Dopo un esame complessivo della situazione nella regione, si vede che i residenti sono stati ricollocati e che le case sono state distrutte come parte di un piano per garantire la sicurezza attraverso modifiche infrastrutturali e trasferimenti della popolazione.

* Nel maggio 2016, il governatorato di Diyarbakır ha informato Amnesty che entro il 9 marzo 2016 a Sur erano stati trovati i cadaveri di 65 soldati e poliziotti e di 65 persone collegate al PKK.

* I funzionari governativi hanno affermato che i servizi sono stati interrotti perché gli scontri hanno danneggiato le infrastrutture del distretto, ma locali hanno dichiarato che i funzionari hanno interrotto di proposito i servizi pubblici. In un’intervista ad Amnesty, un funzionario di polizia ha confermato le affermazioni della popolazione locale e ha detto che elettricità e acqua sono stati interrotti per demoralizzare la popolazione che combatteva contro i militari.

* Dovrebbero essere create condizioni per il ritorno o la ricollocazione dei residenti di Sur in modo onorevole e volontario.

* Dovrebbe essere messo fine ai coprifuoco immediatamente e andrebbero prese misure per il ritorno dei residenti espulsi, la riapertura delle attività e la ricostruzione della vita economica.

* Sia padroni di casa sia affittuari dovrebbero ricevere la garanzia di poter scegliere di ritornare nel distretto dopo il completamento dei progetti di ricostruzione.

* Una donna ha detto ad Amnesty che dopo essere stata espulsa, lei, suo marito e cinque bambini hanno perso ogni speranza e ha detto ‘Ho vissuto in povertà per tutta la vita. La mia casa era l’unica cosa che possedevo. Il mio unico desiderio era che mio figlio andasse all’università. Ora non ho più né la mia casa, né la speranza di mandare mio figlio all’università.

* I residenti di Sur dovrebbero essere informati sugli espropri e consultati prima di prendere misure che riguardano il futuro del distretto.

AMED – ANF

Link al rapporto di Amnesty Internazional: https://www.amnesty.org/en/documents/eur44/5213/2016/en/

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

5X1000 a UIKI Onlus

5 x Mille a
Ufficio di Informazione del Kurdistan In Italia Onlus
Codice Fiscale: 97165690583

IBAN: IBAN: IT89 F 02008 05209 000102651599
BIC/ SWIFT:UNCRITM1710

Potrebbero interessarti anche:

Turchia

Condanne durissime contro l’Hdp. 42 anni a Demirtas, l’unico in grado di ridare forza e unità alla sinistra turca e curda. Prima del verdetto...

Turchia

Gültan Kışanak, Ayla Akat Ata, Meryem Adıbelli, Ayşe Yağcı e Sebahat Tuncel sono di nuovo libere. Ma non si sentono veramente libere. Dopo aver...

Turchia

Sara Kaya, ex co-sindaco del distretto di Nusaybin a Mardin, è stata rilasciata dal carcere il 9 maggio dopo un lungo periodo di detenzione....

Turchia

Un gruppo di 159 accademici, scrittori, parlamentari e avvocati ha chiesto il rilascio delle persone imprigionate nel processo di Kobanê e ha affermato: “Questo...