Connect with us

Hi, what are you looking for?

Retekurdistan.it
Retekurdistan.itRetekurdistan.it

Comunicati

Alla delegazione delle Nazioni Unite deve essere immediatamente permesso di fare un’indagine-Comunicato stampa

Vorremmo esprimere la nostra soddisfazione per la richiesta di Zeid Raad Al Hussein, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, alla Turchia di garantire indagini indipendenti, compreso il libero accesso al personale delle Nazioni Unite a Cizre.

Sulla dichiarazione dell’Alto Commissario,è stato sottolineato il dovere dello stato di proteggere la propria popolazione da atti di violenza, così come l’importanza del rispetto dei diritti umani e delle leggi internazionali che proibiscono gli atti di tortura, le esecuzioni extragiudiziali, l’uso sproporzionato di violenza letale e le detenzioni arbitrarie.

Abbiamo già accennato verificarsi di innumerevoli violazioni dei diritti umani,in particolare la violazione del diritto alla vita durante  coprifuoco marziale di 79 giorni, dichiarato il 12 dicembre 215 a Cizre.Soprattutto durante i massacri del seminterrato, abbiamo fatto numerose richieste soprattutto a delle Nazioni Unite e al Parlamento europeo e a molte altre organizzazioni internazionali in materia di indagini sul trasferimento dei civili feriti negli ospedali e sui massacri di massa di civili.

È un fatto che nessun cittadino, tra i politici e  le organizzazioni indipendenti della società civile sono state autorizzati ad accedere a Cizre durante il coprifuoco,e si è tentato di cancellare le prove dopo le operazioni.Le organizzazioni indipendenti della società civile che sono entrate a Cizre dopo il coprifuoco  per osservare e documentare le violazioni,sono state prese personalmente di mira dal  presidente Recep Tayyip Erdoğan.

Durante il  coprifuoco dichiarato nella regione, in particolare in Cizre, innumerevoli crimini contro l’umanità sono stati e vengono ancora commessi dalle forze dello stato, operanti nella regione  Si deve osservare, che questi crimini non devono essere lasciati impuniti.Vorremmo ripetere che i crimini contro l’umanità commessi a Cizre, documentati a fondo nella relazione preparata dal nostro partito e dalle organizzazioni indipendenti della società civile devono essere contabilizzate.

Ci aspettiamo che le Nazioni Unite perseguano questa decisione.Ci aspettiamo anche che il governo turco permetta agli investigatori,incaricati dalle Nazioni Unite, di rivelare la morte dei civili e la distruzione sociale, in modo particolare a Cizre e in altre città assediate.Come Partito Democratico dei Popoli siamo disponibili e condividere i documenti e le informazioni in nostro possesso co i prossimi investigatori.

Le dichiarazioni rilasciate dal Ministro degli Affari Esteri di ieri, sono ben lontane dal riflettere la verità.ll fatto che né le organizzazioni della società civile, né i politici sono stati autorizzati per le città assediate è pubblicamente noto. In Cizre.In particolare durante i massacri del seminterrato, le richieste di indagine da parte di molte organizzazioni della società civile nazionale e internazionale sono state respinte.Le dichiarazioni del portavoce del Ministero perseguono l’obiettivo di normalizzare le orribili esperienze orribili della gente del posto.Come partito Democratico dei Popoli, vogliamo che il pubblico sappia che stiamo per essere un primo persecutore di questo processo.

 

Çağlar DEMİREL & İdris BALUKEN

Co-presidenti del gruppo dei deputati di HDP
Deputati di Diyarbakir

11 Maggio 2016

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Sostieni UIKI Onlus

Sostieni
Ufficio di Informazione del Kurdistan In Italia Onlus
Codice Fiscale: 97165690583

IBAN: IBAN: IT89 F 02008 05209 000102651599
BIC/ SWIFT:UNCRITM1710

Potrebbero interessarti anche:

Turchia

ŞIRNEX – È iniziata la costruzione della “Diga di Cizre”, che sommergerà molti edifici storici a Şirnex (Sirnak). Mentre molti terreni sono stati espropriati,...

Turchia

Sette associazioni degli avvocati hanno dichiarato illegale la detenzione di insegnanti di lingua curda e hanno chiesto il rilascio dei detenuti. Il 24 settembre,...

Turchia

La co-presidente provinciale del DBP di Amed (Diyarbair), Sultan Yaray, ha sottolineato l’intolleranza dello Stato nei confronti della lingua e della cultura curda e...

Turchia

Il numero di detenuti nell’operazione di genocidio politico ad Amed è salito a 29. Ai fermati è stato imposto un “periodo di detenzione aggiuntivo”...