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Diritti umani

Selma Irmak: Deve essere rotto il silenzio contro la ferocia

MÊRDÎN – La deputata di Hakkari del Partito democratico dei popoli (HDP) Selma Irmak ha affermato che i corpi delle persone uccise a Yüksekova non possono essere riconosciuti e la brutalità aumenterà se continua il silenzio dell’opinione pubblica.Ha dichiarato : “Dobbiamo dire basta”.

Gli attacchi genocidi sono proseguiti nel 24° giorno a  Yüksekova (nome curdo: Gever) di Hakkari. La deputata del Partito democratico dei popoli (HDP) ha valutato i 24 giorni.Selma ha dichiarato che la maggior parte dei corpi senza vita, che sono stati portati all’Istituto di medicina forense di Erzurum, non possono essere riconosciuti e identificati.”10 corpi sono stati portati all’Istituto di medicina forense di Erzurum.Ci sono sei corpi lì adesso e sono irriconoscibili.12 altri corpi sono stati portati sabato all’istituto.A parte questi,secondo il rapporto, altri 14 corpi sono a Yüksekova adesso e non possono essere riconosciuti.No so se questa informazione è vera.Come sapete,la gendarmeria per operazioni speciali (Gv) e la polizia per operazioni speciali (Poh), citati come agenti delle forze dell’ordine, hanno condiviso un video , e nel video il corpo di una persona uccisa veniva mangiato dagli animali.Abbiamo chiamato il governatore di Hakkari a riguardo di questo video, e il governatore ci ha detto che il video è vero e che loro hanno portato il corpo all’ospedale.Abbiamo capito che questa barbaria è stata voluta a  Yüksekova come a Cizre, Sur e İdil.”

Selma ha affermato che che incontrano la ferocia nelle città e nei distretti in cui è stato imposto il coprifuoco.”Essi hanno mostrato la stessa ferocia nei quartieri dove non ci sono barricate e trincee.I pazienti non possono andare all’ospedale.Intanto le forze dello stato hanno utilizzato un pessimo linguaggio e hanno insultato la popolazione dai veicoli blindati.Le forze dello stato hanno rotto le porte delle case e hanno costretto la gente a lasciare le loro abitazioni.

Questa ferocia può essere fermata da una risposta sociale.O un’altra Cizre potrebbe arrivare.”

(ekip/gc/gd)

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