Viaggio a fumetti nel Kurdistan che resiste, dalle montagne della guerriglia a Kobane, passando per l’autogoverno dei cantoni in Rojava. Il viaggio del libro torna li dove tutto è iniziato. Il viaggio raccontato nel fumetto è stato prima pensato e poi organizzato proprio ad Ararat, bevendo un chay dopo l’altro, fino ai primi attacchi di tachicardia. Senza Ararat questo viaggio non sarebbe iniziato, senza Ararat sarebbe impossibile sentirsi in Kurdistan restando a Roma, senza Ararat a certe domande sarebbe stato impossibile poter rispondere.“A me risulta difficile concepire un’appartenenza diversa dal mio quartiere. Forse però ci sono cose che trascendono la geografia e parlano ad altre corde, che manco sappiamo di avere.”
Un fumetto che racchiude tre viaggi in Kurdistan, passando i confini della Turchia, della Siria e dell’Iraq, proprio quei confini che i curdi stanno negando attraverso l’esperienza rivoluzionaria del confederalismo democratico. Pagine piene delle storie degli uomini e delle donne che stanno combattendo per tutta l’umanità.
16 aprile 2016 ore 18.30 presentazione di “Kobane Calling”
Intervengono:
★ Michele Rech Zerocalcare
★ Ozlem Tanrikulu, Ufficio d’informazione del Kurdistan in Italia – UIKI Onlus
★ in diretta video con una delegazioni di attivist# dal Rojava
★ la campagna “ARARAT NON SI SGOMBERA”
dalle 20.00 cena curda a cura del CENTRO SOCIO CULTURALE ARARAT ROMA, danze e musica dal Kurdistan.
per tutta la serata sarà allestita la mostra collettiva di fotografi curdi “SÎNOR (CONFINE). Kurdistan, immagini negate”,
Dalle Montagne del Kurdistan al Cuore di Roma, Ararat non si sgombera!