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Il Consiglio regionale della Valle D’Aosta-Risoluzione di solidarietà

Assieme con il consigliere regionale Alberto Bertin, l’ARCI VdA/ Espace Populaire ha presentato con successo una risoluzione di solidarietà per il popolo Kurdo e di condanna nei confronti del governo turco.

RISOLUZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D’AOSTA/VALLÉE D’AOSTE

RICORDATA l’attenzione che da sempre la regione Valle d’Aosta porta alle tematiche riguardanti la tutela e la valorizzazione delle minoranze;

RICHIAMATA la risoluzione approvata dal Consiglio regionale il 28 gennaio 2010 “Solidarité à l’égard du peuple kurde suite à la reprise de la persécution ethnique par les autorités turques”;

CONSTATATO l’ulteriore aggravarsi del conflitto tra lo Stato turco e la minoranza kurda in esso presente;

SOTTOLINEATO l’importante ruolo svolto dal popolo kurdo, in Siria e in Iraq, nel contrastare l’espandersi militare e ideologico del sedicente Stato islamico e nel promuovere elementi di democrazia e libertà sociale nel difficile contesto mediorientale;

EVIDENZIATE le continue violazioni dei diritti civili, tra cui la libertà di manifestazione del pensiero e di stampa, da parte del governo di Ankara;

PRESO ATTO dell’appello lanciato dal gruppo “Accademici per la pace” dal titolo “Noi non saremo parte di questo crimine”, in riferimento alle operazioni militari condotte dal governo turco nel sud-est del paese, regione a maggioranza kurda, che hanno provocato centinaia di morti nella popolazione civile;

CONSTATATA la risposta delle istituzioni turche alla sopraccitata presa di posizione, che ha visto l’incriminazione e l’arresto di una ventina di accademici per il solo fatto di aver sottoscritto l’appello sopra richiamato;

RICORDATO che è in corso un’accelerazione del processo di integrazione europea della Turchia e che l’Unione europea e la Turchia stanno concretizzando un apposito accordo che prevede la concessione di 3 miliardi di fondi UE, finalizzati alla gestione dell’emergenza migratoria;

ESPRIME

solidarietà al popolo kurdo oggetto da troppo tempo alla limitazione dei propri diritti di minoranza etnica e linguistica;CONDANNA

le autorità turche per la continua violazione dei diritti civili e politici della minoranza kurda;

MANIFESTA

condivisione alla richiesta, espressa nel sopraccitato appello, per la fine della repressione militare nei confronti dei cittadini kurdi e il riavvio del processo di pace tra le parti;

INVITA

il governo italiano:

– a subordinare, nell’ambito delle negoziazioni per l’ingresso della Turchia nell’Unione europea, l’adesione dello Stato in questione al rispetto della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e alla tutela delle minoranze;

– ad attivarsi nelle sedi internazionali per l’immediata liberazione di tutti gli accademici arrestati, la fine della repressione militare dei cittadini kurdi e la riapertura del processo di pace;

IMPEGNA

il governo regionale a mettere a conoscenza della risoluzione le autorità italiane ed europee interessate.

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