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KNK: Lo stato turco e il governo hanno lanciato una guerra totale contro i curdi

Dopo il golpe contro le elezioni del 7 giugno, sotto la guida di Erdogan, lo stato turco ha lanciato una guerra vera e propria contro i curdi. Lo stato, che in Kurdistan ha dispiegato persino la marina, sta usando tutte le sue sporche tattiche tradizionali. Da settimane vige il coprifuoco in molte città in tutto il Kurdistan. È ancora in corso a Cizre, Silopi e Sur. Il coprifuoco è in corso a intervalli anche in posti come Nusybin, Dargecit, Lice e Varto. Fino ad ora lo stato turco ha ucciso 224 civili in questi centri e città. La maggior parte delle uccisioni sono state causate da fuoco di artiglieria dai carri armati, razzi e fuoco di cecchini.

Co-sindaci vengono arrestati

Dalle ultime elezioni sono stati messi in carcere 20 co-sindaci del DBP. Alcuni di loro sono stati sollevati dall’incarico dal Ministero degli Interni. Mentre proseguono queste operazioni, l’AKP ha annunciato nuove misure. D’ora in avanti al posto dei co-sindaci sollevati dal loro incarico verranno insediati amministratori nominati dal governo. Funzionari eletti verranno scalzati da burocrati.

Nuove leggi contro i parlamentari

Mentre vengono portate avanti le suddette misure contro le amministrazioni locali, il presidente turco R. T. Erdogan ha mostrato ancora una volta intolleranza per le critiche fatte dai co-presidenti dell’HDP Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag, e ha chiesto alla procura dello stato di avviare procedimenti legali contro i co-presidenti dell’HDP. Appena Erdogan ha detto che “questa gente deve pagare un prezzo”, il potere giudiziario e legislativo si è mosso per licenziare i co-presidenti dell’HDP e altri parlamentari dell’HDP. Sta diventando sempre più evidente che queste misure sono tutte parte di un piano generale.

Il documento che confessa il genocidio

Di recente è stato provato che il massacro di civili in Kurdistan gode dell’approvazione dello stato, In un documento appartenente al Comando delle Forze di terra turche, un ammonimento recita “i risultati del fatto che personale militare non usi le armi per paura di essere perseguito sarà molto pericoloso” e viene dato in modo molto esplicito un ordine di usare le armi. Nel documento ai soldati vengono date garanzie che non verranno perseguiti se uccidono dei civili.

Il documento che rivela le istruzioni dello stato rispetto alle recenti morti di civili porta la firma del “Comando delle Forze di Terra, Comando della 172° Brigata Corazzata, Comando del 3° Battaglione di Carri Armati, Cizre/Sirnak”. Il documento recante il numero d’ordine “84933840-3000-350-15” e ha il titolo “Vigilanza del personale e impiego di armi da fuoco” è datato 30 luglio 2015.

Cento anni fa gli armeni

Il regime turco vuole ripetere i genocidi commessi all’inizio del 20° secolo contro gli armeni e a Dersim, Agiri e Kocgiri.

Erdogan vuole il regime di Hitler

Il presidente turco Erdogan ha chiaramente affermato davanti alle telecamere televisive che vuole un governo simile a quello della Germania di Hitler. Erdogan ha descritto questo il tipo di governo desiderato in questo modo: “Possiamo vedere simili stili di governo nella Germania di Hitler. Potete trovare lo stesso stile anche in altre parti del mondo.” Questa dichiarazione è stata riportata diffusamente nei media a livello globale. Ma mentre lo stesso Erdogan sta sviluppando le tattiche di Hitler contro il popolo curdo, per qualche ragione questa volta il mondo tace.

Tattiche naziste e politiche di spopolamento in Kurdistan

La gente che sta resistendo a tutti gli attacchi sta cercando di rimanere all’interno delle proprie abitazioni. L’esercito turco sta cercando di forzare la popolazione di Cizre, Silopi e Sur a lasciare le proprie case. Queste misure, che ricordano i campi nazisti, vengono messe in atto quotidianamente in queste località. L’esercito turco sta minacciando la popolazione che se non lascia le proprie case verrà massacrata.

Città trasformate in campi di concentramento

Solo nella zona di Barbaros a Cizre, settemila persone sono state portate via con la forza dalle proprie case e spostata in uno stadio nella zona di Yenisehir dove gli è stato detto di lasciare definitivamente la città. La popolazione che non ha lasciato le proprie case è circondata dall’esercito turco che sta sparando sui quartieri con artiglieria pesante.

Facciamo appello a tutti perché chiedano di fermare i massacri dello stato turco.

Mentre lo stato turco sta negoziando con l’UE, sta massacrando, torturando e incarcerando i curdi nel proprio paese. Perché l’UE tace se queste misura non sono in linea con i valori dell’UE?

Lo stato turco sta astiosamente attaccando i curdi che stanno combattendo con il barbarico ISIS, e allora perché la coalizione anti-ISIS resta in silenzio?

Chiediamo a tutto il mondo di alzare la voce contro lo stato turco e il massacro di Erdogan nei confronti del popolo curdo.

 

Congresso Nazionale del Kurdistan- KNK

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