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Presidio in solidarietà con il Kurdistan turco sotto assedio-Torino

Rispondiamo alla chiamata internazionale in solidarietà con il popolo curdo del Bakur sotto assedio-La situazione nella regione del sud-est della Turchia (Kurdistan Bakur) si fa più grave giorno dopo giorno. Ormai da diversi mesi la popolazionecivile viene colpita dai provvedimenti di coprifuoco che assediano e devastano intere città e che hanno ucciso oltre 160 civili dal mese di Agosto ad oggi.Negli ultimi giorni l’attacco dello Stato Turco si è fatto più violento: in particolare nella città di Amed (Diyarbakir) il quartiere della città vecchia di Sur, è sottoposto da 13 giorni ad un durissimo coprifuoco, mentre nelle ultime ore nuovi provvedimenti riguardano la città di Nusaybin (7° dichiarazione di coprifuoco) ed il distretto di Sirnak dove a Cizre e Silopi le scuole sono state chiuse a tempo indeterminato e centinaia di mezzi militari hanno occupato le città.

Si prepara un nuovo massacro

Le immagini della distruzione causata dagli attacchi indiscriminati contro la popolazione civile ricorda molto da vicino la città di Kobane.La Turchia sta portando avanti una guerra vera e propria contro i suoi stessi cittadini, quelli Curdi, mentre il resto del Mondo sembra voltarsi indifferente di fronte agli orrori ed alla pulizia etnica che oggi, come negli anni ’90, colpisce centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini.

Da questa mattina (14/12) durissimi scontri stanno interessando tutta la città di Amed, dove gli abitanti stanno resistendo contro gli attacchi di polizia ed esercito. Due giovanni ragazzi di 18 e 21 anni sono stati uccisi dalla polizia che ha più volte aperto il fuoco sparando contro i manifestanti.

Solo le ultime due vittime di una lunga scia di sangue che sembra non avere fine.Dopo gli accordi che L’Unione Europea e l’Italia hanno stretto con laTurchia in chiave di immigrazione, i governi occidentali sembrano essersi dimenticati di quel popolo che da una parte fa comodo avere dalla propria parte nella guerra di liberazione contro ISIS in Siria, mentre dall’altra si consente di fatto all’alleato Erdogan di compierestragi e massacri, violando i diritti umani di milioni di persone.

L’attacco che si sta portando avanti in questi giorni è di proporzioni colossali: i compagni e le compagne Curde, le organizzazioni della società, i partiti ed i movimenti hanno lanciato un appello per chiedere un immediata MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE in solidarietà con la resistenza Curda, contro il TERRORISTA ERDOGAN, a sostegno dell’autonomia democratica e della pace.

Per questo domani, martedì 15 Dicembre, la comunità Curda di Torino invita tutti i solidali a ritrovarsi sotto la sede della RAI per un PRESIDIO RUMOROSO e per rompere la cortina di SILENZIO che fa da sfondo al massacro che, oggi più che mai, viene portato avanti dalla Turchia
contro i curdi.

ESSERCI TUTTI E TUTTE!PORTARE PENTOLE, COPERCHI E QUANT’ALTRO POSSA ESSERE UTILE PER UNA BATTITURA SOLIDALE CON LA POPOLAZIONE DEL BAKUR!

ORE 16:30 – SEDE RAI – VIA VERDI 16 – TORINO

Comunità Curda di Torino e solidali

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