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Non si può rimanere in silenzio-presidio a Torino

La comunità curda di tonino invita tutti e e tutte a scendere in piazza domani,Martedi 21 Luglio alle ore 17 in Piazza Castello

Alle 11 di questa mattina, Lunedì 20 Luglio, un nuovo ed infame attacco ha colpito il cuore del Kurdistan resistente, nella cittadina di frontiera di Suruc in Turchia, città gemella di Kobane che si trova giusto a pochi chilometri dall’altra parte del confine. Una grossa esplosione ha colpito l’Amara Center, il centro culturale Curdo di Suruc, dove si erano radunati diversi centinaia di attivisti che si apprestavano a raggiungere la città di Kobane per sostenere la ricostruzione della città.

Erano circa 300 gli attivisti della Federazione dei giovani socialisti di Istanbul che avevano avanzato una richiesta ufficiale alla prefettura di Suruc per poter entrare legalmente a Kobane, richiesta che non è stata autorizzata. Gli attivisti avevano come progetto quello di costruire un parco giochi e portare aiuti in città ed in particolare giocattoli ai bambini di Kobane.


Durante la conferenza stampa un vigliacco attacco suicida ha colpito il centro e secondo fonti ufficiali del Ministero dell’interno Turco al momento sono 27 le vittime confermate ed oltre 100 i feriti, anche se purtroppo questo sembra un bilancio destinato a salire.

Subito dopo l’esplosione la polizia Turca è intervenuta usando idranti e sparando lacrimogeni contro la popolazione.


L’Amara Center in Suruc in questi mesi è stato uno snodo per la solidarietà verso la resistenza del Rojava. L’attentato di questa mattina ha colpito un simbolo di Suruc, un luogo di iniziativa sociale e politica, di solidarietà internazionale che in questi mesi ha raggiunto Kobane ed il confine Turco-Siriano in sostegno alla rivoluzione del Rojava.


L’ennesimo vile attacco contro la resistenza Curda: dopo le bombe di Amed (Diyarbakir) che ha provocato 5 morti e 400 feriti, l’attacco contro Kobane del 25 Giugno con oltre 230 morti, oggi si colpisce Suruc e con essa le migliaia di persone, attivisti, solidali, giornalisti ecc. che dall’Amara Center sono passati, trovando accoglienza, un sorriso, un aiuto e tante persone speciali.

Denunciamo con forza il ruolo di connivenza che vede il governo Turco complice e finanziatore dell’ISIS ed Erdogan come colui che ha le mani sporche di sangue, responsabile e mandante politico di questa strage.

Contro gli attacchi dell’ISIS e la complicità dello Stato Turco non si può restare in silenzio!
Mobilitiamoci tutte e tutti!

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