Connect with us

Hi, what are you looking for?

Retekurdistan.it
Retekurdistan.itRetekurdistan.it

Staffetta a Suruç

Stare a Mehesser e sentirsi a casa

In questi giorni stiamo dormendo a due chilometri dalla parte di Kobane controllata dall’Isis. Tra noi e loro ci separa solo una collinetta, presidiata dall’esercito turco, e una rete con filo spinato. Eppure ci sentiamo a casa.

Ci sentiamo a casa qui a Mehesser, perché abbiamo trovato degli elementi che ci ricordano i tendoni del Presidio Permanente No Dal Molin: un campo di terra battuta, dove passare le notti al freddo attorno a due fuochi; l’immancabile tè caldo, il cay; il ruolo molto importante delle donne con il loro coraggio. 

Attorno al focolare tra un canto di lotta e l’altro, è l’occasione migliore per provare a far conoscenza e scambiare qualche parola con il tuo vicino. Proprio come nelle interminabili serate attorno al fuoco di Ponte Marchese. Quando, poi, ci parlano di agricoltura naturale senza pesticidi, ci sembra di essere alla riunione del Gas No Dal Molin.

Respiriamo un forte senso di comunità. Una comunità degna e in lotta. Ci troviamo in un piccolo villaggio in mezzo al nulla, basato su piccola agricoltura di sussistenza, eppure a tutti viene garantito da mangiare. La colazione e il pranzo vengono distribuiti fuori dalla moschea e in una piccola piazzetta. 

Quando gli abitanti del villaggio ti raccontano l’esperienza del Rojava, una delle parole che ritorna più spesso è “etica”, tanto da essere insegnata da subito nelle scuole. Tanto che arrivano a dirti: “a Kobane abbiamo imparato l’etica, anche in guerra. Noi i morti dell’Isis li seppelliamo, loro invece tagliano la testa e le mani e fanno sparire i corpi”.

Ci sentiamo a casa grazie anche all’encomiabile senso di ospitalità curdo. Non è un caso che la parola che pronunciamo di più sia “spas”, ossia “grazie”.Eppure, nonostante non ci facciano mancare nulla, sono loro a ringraziarci per la nostra presenza.

 

Teo e Marko, Vicenza libera dalle servitù militari

 

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

5X1000 a UIKI Onlus

5 x Mille a
Ufficio di Informazione del Kurdistan In Italia Onlus
Codice Fiscale: 97165690583

IBAN: IBAN: IT89 F 02008 05209 000102651599
BIC/ SWIFT:UNCRITM1710

Potrebbero interessarti anche:

Turchia

Nove giovani curdi a Mersin, nel sud della Turchia, sono stati formalmente arrestati per aver ballato una canzone curda e scandito slogan, evidenziando la...

Turchia

L’Associazione per i diritti umani ha affermato che nei primi sei mesi del 2024 si sono verificate 3.900 violazioni dei diritti nel Kurdistan settentrionale....

Turchia

Ad Amed (Diyarbakir) i sostenitori di Hüda Par stanno diventando sempre più violenti. Il partito islamista, che l’anno scorso è entrato nel parlamento turco...

Diritti umani

ŞIRNEX – Molti edifici storici saranno allagati se verrà completata la costruzione della “diga Cizre” sul fiume Tigri. Il progetto della “Diga di Cizre”...