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Kurdistan

La Turchia costruisce un muro tra Antep e Jarablus

La Turchia ha iniziato la cosruzione di un muro alto 4 metri tra il distretto di Karkamış nel versante turco del confine nella provincia di Gaziantep e Jarablus nella provincia di Aleppo nel versante siriano del confine.La parete e’ in piastrelle.

Si sostiene che la Turchia costruisce il muro “per evitare attraversamenti illegali”.Nessun annuncio ufficiale è stato fatto per quanto riguarda la lunghezza prevista di questo muro.

Il muro della vergogna

La costruzione dei muri della vergogna è iniziata a luglio 2013 dopo che i curdi avevano preso il controllo del posto di frontiera a Serêkaniyê (Ras al-Ayn) dalle forze di Al Qaeda.Il muro tra Serêkaniyê e Ceylanpınar (Serêkaniya Serxet) è stato costruito nella seconda settimana di ottobre.La costruzione di nuove mura e’ stata avviata successivamente tra Afrin e Kilis, Qamişlo e Nusaybin e il 23 ottobre tra Senyurt e Dirbesiyê (Ghassaniya).

A seguito di uno sciopero della fame condotto dalla sindaca di  Nusaybin  Ayşe Gökkan la costruzione del muro della vergogna tra Nusaybin e Qamişlo è stata fermata, ma è stata ripresa e il muro è stato completato il 9 dicembre.

Filo spinato e’ stato posizionato nella parte superiore della parete lunga 1 chilometro, dandogli una altezza totale di 2 metri 70 centimetri. 3 rotoli di filo spinato sono stati posti alla base della parete.

Il 24 dicembre, la costruzione di muro e’ iniziata iniziata  vicino al villaggio di Shilteht,nel distretto di Shera della provincia di Afrin. La costruzione di un altro muro era in precedenza iniziata vicino al villaggio di Ikidam nello stesso distretto.

L’ex ministro degli Interni Muammer Güler ha risposto all’ opposizione curda il 27 novembre, sostenendo che non si trattava di muri in costruzione sul confine, dicendo:. “Non ci sono muri.E’ stato messo un messo filo su una base di cemento, non si tratta di un muro separato in fase di costruzione.Il sig Bülent Arinc ha già affermato questo. “

ANF – ANTEP 01.01.2014 

 

Traduzione a cura della redazioone di Retekurdistan

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