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Kurdistan

Turchia/PKK: chi sono i terroristi?

Un tribunale danese revoca la licenza a una tv curda perché sostiene i ‘terroristi’ del Pkk. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo condanna Ankara a risarcire le famiglie di 5 ragazzi curdi ammazzati dall’esercito turco.
Un tribunale danese ha revocato oggi la licenza di trasmissione per un canale televisivo curdo perché a suo dire “glorifica il terrorismo” e invita i telespettatori a unirsi al Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), un esercito guerrigliero attivo dai primi anni ’80. “Roj TV è servita come voce del Pkk con…inviti a unirsi al Pkk e a partecipare ad azioni terroristiche”, ha affermato in un comunicato la corte di Copenaghen giustificando la sua decisione.

Inoltre due società che controllano la rete televisiva satellitare che trasmette in Europa sono state condannate a pagare 5 milioni di corone (670mila euro) di multa ciascuna.Il tribunale ha dichiarato di aver individuato “legami personali, finanziari, organizzativi e storici” tra le compagnie accusate e il Pkk, che la Turchia, ma anche l’Unione europea e gli Stati Uniti hanno inserito nella lista delle organizzazioni terroriste e più volte colpito duramente.

Tempo fa una corte distrettuale danese aveva già comminato una multa alle due compagnie per Roj TV, ma all’epoca non aveva deciso di revocare la licenza di trasmissione. La decisione del tribunale danese è arrivata mentre inTurchia è in corso un delicato processo di pace tra il governo turco e il Pkk per la prima volta in molti anni. Processo di pace che ha già portato alla smobilitazione delle strutture militari della guerriglia curda nei territori della Turchia e il loro ripiegamento nel Kurdistan iracheno.

E anche all’indomani di una importante decisione adottata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo che ha condannato il governo di Ankara a risarcire le famiglie di cinque giovani assassinati dall’esercito di Ankara nel 2005 perché ritenuti ‘appartenenti al Pkk’.

Complessivamente lo Stato turco dovrà versare 325.000 euro per pregiudizio morale ai familiari di ragazzi tra i 13 (!) e i 24 anni, uccisi dai militari nelle regione curde dello stato turco. Sulla base delle indagini condotte, Ankara ha sostenuto che i ragazzini e i ragazzi in questione erano “terroristi membri del Pkk” e che avevano aperto il fuoco contro dei soldati, restando poi uccisi nella sparatoria.

Le famiglie delle vittime curde però, sostenute da alcune organizzazioni per i diritti umani, si sono rivolti alla Corte dei diritti, dimostrando che i loro figli erano disarmati e quindi la versione ufficiale delle forze armate di Ankara era falsa. I giudici di Strasburgo hanno accolto la loro versione, riconoscendo la violazione del “diritto alla vita”, principio alla base della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Sono migliaia i civili curdi assassinati, incarcerati, torturati negli ultimi decenni dalle forze armate turche nel corso di rastrellamenti e operazioni militari nelle città e nei villaggi curdi.

L’ultima grave strage risale al 28 dicembre del 2011, quando un drone Predator controllato dall’esercito turco ha aperto il fuoco su una colonna di civili curdi ‘scambiati per guerriglieri del Pkk’ mentre attraversavano il confine tra Turchia ed Iraq uccidendone 35. Più recentemente, il 10 gennaio del 2013, tre dirigenti curde – tra le quali una delle fondatrici del PKK Sakine Cansiz – sono state misteriosamente assassinate a Parigi.

Nelle carceri turche sono rinchiusi per motivi politici migliaia di curdi: guerriglieri del PKK e attivisti delle sue reti urbane, ma anche amministratori ed eletti a tutti i livelli, giornalisti, intellettuali, e centinaia di minorenni.

Marco Santopadre – Contropiano

http://www.contropiano.org/esteri/item/17746-turchia/pkk-chi-sono-i-terroristi

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