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Diritti umani

28 corpi identificati a Nusaybin non restituiti alle famiglie

28 persone che hanno perso la loro vita durante la resistenza dell’autogoverno a Nusaybin che sono stati seppelliti nei cimiteri dei senza nome non sono stati restituiti alle famiglie sebbene le loro identità siano state determinate. Il coprifuoco dichiarato a Nusaybin distretto di Mardin il 14 marzo 2016 che è terminato recentemente ha lasciato 6 quartieri completamente distrutti.

I corpi di coloro che sono caduti durante la resistenza dell’autogoverno si trovano ancora nel cimitero dei senza nome. Anche se sono passati due anni, i resti di 28 persone identificate ufficialmente non sono ancora stati consegnati alle loro famiglie. Dopo aver rifiutato di restituire i corpi delle persone decedute alle loro famiglie  con il pretesto di “aver perso le informazioni sulla identità”, l’ufficio della procura di Mardin sta utilizzando diversi sotterfugi nell’ultimo mese a questa parte per trattenere i resti dai loro parenti.

Famiglie ostacolate dal recupero dei corpi dei loro ragazzi

I membri delle famiglie che si rivolgono all’ufficio del pubblico ministero per ottenere le ossa dei loro figli vengono inviati a Nusaybin con il pretesto che “il fascicolo è trattato a Nusaybin”. Le famiglie che hanno fornito le loro firme a Nusaybin questa volta sono state rimandate a Mardin, perché “il fascicolo è stato assegnato a Mardin.”

Secondo le informazioni che il Procuratore di Musaybin ha fornito alle famiglie “Il fascicolo è stato inviato alla Procura di Mardin via PTT” ( istituzione ufficiale di stato per la posta, il telegrafo e i servivi telefonici), ma quando le famigle si sono dirette da Nusaybin a Mardin, il procuratore ha detto loro che: “il fascicolo non è ancora arrivato”. Le famiglie sono ostacolate dal recupero delle ossa dei loro figli.

48 corpi ancora dispersi

Secondo le informazioni ottenute negli ultimi due anni, delle 83 persone che hanno perso la loro vita a Nusaybin, i corpi di solo 35 persone sono stati recuperati dal cimiteri dei senza nome e restituiti alle famiglie. 48 corpi si trovano ancora in varie città: 6 sono stati seppelliti nel cimitero dei senza nome di Yeniköy a Diyarbakir, 6 a Istanbul, 18 a Mardin e i rimanenti 18 a Urfa.

Corpi scoperti dopo i lavori di costruzione

Le costruzioni dell’Amministrazione dello Sviluppo Abitativo di Turchia- TOKI- sono iniziati dopo le demolizioni nei 4 quartieri più grandi di Nusaybin, ma nessun lavoro è stato fatto nel quartiere di confine di Zeynel Abidin e nel quartiere di Kışla. Lo Stato ha demolito gli edifici rimasti in piedi e ha confiscato le abitazioni delle persone senza un ordine di esproprio, e adesso stanno aprendo le aree saccheggiate per profitto. A Nusaybin, famosa per i suoi piccoli commercianti e per le strutture organizzate, il governo l’AKP-MHP sta costruendo un centro commerciale sulle case demolite e sta regalando le proprietà della gente agli appaltatori. Dopo mesi di demolizioni, gli edifici TOKİ stanno crescendo rapidamente. Nei quartieri Yenişehir e Fırat dove è in corso la costruzione di TOKİ, egli ultimi mesi sono stati trovati e recuperati due corpi durante gli scavi. I due corpi, uno dei quali apparteneva a una donna, sono stati poi riposti dalla polizia in sacchetti di nylon e portati via.

 

ANF

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