Connect with us

Hi, what are you looking for?

Retekurdistan.it
Retekurdistan.itRetekurdistan.it

Kurdistan

Lettera degli attivisti fermati al confine turco-siriano

Un saluto a tutti e tutte.Scriviamo dalla struttura detentiva di Urfa, dove ci troviamo da giovedì, a seguito del nostro fermo la notte precedente durante il rientro in Turchia.Lo facciamo in primo luogo per rassicura tutti sulle nostre condizioni: stiamo bene e il morale è alto, e questo lo dobbiamo alla solidarietà e alla vicinanza manifestataci in questi giorni.

Dopo la prima notte, passata tra caserme, perquisizioni ed interrogatori, la situazione è decisamente migliorata, anche se rimane la rabbia e la frustrazione per il prolungamento della nostra detenzione.

Una rabbia ancora più grande la proviamo pensando a quello che vuol dire l’embargo turco ai danni del Rojava: l’impossibilità di ricevere aiuti umanitari e di varcare la frontiera ad eccezione che per i profughi di rientro in Siria.

Abbiamo ancora nelle orecchie le urla e i rumori dei colpi durante il selvaggio pestaggio inflitto dai militari ad un ragazzo curdo fermato insieme a noi.

Questo è solo un episodio che ci racconta quello che quotidianamente vive il popolo del Rojava e quello che rischiano i ragazzi delle campagne di Kobane che permettono il passaggio degli internazionali e non solo attraverso la frontiera.

Ci sentiamo più vicini che mai a questo popolo che per la difesa delle libertà e contro il fascismo dello stato islamico ha dato tutto.

Un popolo che è ancora capace di regalare sorrisi, accoglienza e solidarietà, sempre fiero nell’affermare che quella che sta portando avanti è una lotta per l’umanità e dell’umanità.

E così, da parte nostra non possiamo che affermare di non pentirci di nulla, convinti più che mai dei motivi che ci hanno spinti a partire 10 giorni fa.

Ci auguriamo che la solidarietà verso il popolo curdo si rafforzi e continui e che il mondo si mobiliti per la fine dell’embargo turco.

Con Kobane, Rojava e lo stupendo popolo curdo nel cuore, dovremmo fare ritorno a Malpensa martedì, nel tardo pomeriggio.

Un enorme grazie a tutti coloro che ci sono vicini.

Viva Kobane.

Viva il Rojava libero.

Contro tutte le frontiere.

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Sostieni UIKI Onlus

Sostieni
Ufficio di Informazione del Kurdistan In Italia Onlus
Codice Fiscale: 97165690583

IBAN: IBAN: IT89 F 02008 05209 000102651599
BIC/ SWIFT:UNCRITM1710

Potrebbero interessarti anche:

Comunicati

In occasione del 1° maggio, giornata dell’unità, della lotta e della solidarietà, ci congratuliamo con tutte le classi oppresse, i lavoratori, i popoli, le...

Turchia

92 persone sono state arrestate a Istanbul in seguito alle perquisizioni domiciliari effettuate prima delle celebrazioni per la Festa del Lavoro del 1° maggio....

Diritti umani

I politici che hanno ballato canzoni curde durante la “Grande marcia per la libertà”, organizzata dal Partito per la democrazia e l’uguaglianza dei popoli...

Sticky Post

La coordinatrice di SAMER, Yüksel Genç, ha affermato che il popolo curdo ha accolto l’appello di Abdullah Öcalan ed è pronto per la pace,...