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Sara org: le organizzazioni delle donne devono entrare nelle aree occupate e monitorare la condizione delle donne

All’opinione pubblica: I crimini dell’occupazione turca e delle fazioni estremiste fedeli ad esso continuano nella loro aggressione contro i civili in generale ed in particolare nei confronti delle donne, come i crimini e le violazioni dei diritti umani mostrano la violenza come l’ampiezza disumana e brutale e la violenza sistematica contro le donne sotto l’occupazione, nonostante la Risoluzione 1325 dell’ONU da parte delle Nazioni Unite, che prevede la protezione delle donne e dei bambini e l’interruzione delle violazioni contro di loro.

Dall’invasione turca delle città e delle regioni della Siria settentrionale, la serie dei crimini e delle violazioni si è approfondita ulteriormente, e le operazioni di sfollamento, di sequestro, di stupro, di omicidio e di estorsione hanno posto la vita dei civili in grande pericolo, e aperto la porta crmini violenti senza precedenti.

Secondo il rapporto rilasciato dall’Organizzazione dei diritti umani ad Afrin-Siria, dal 20 gennaio 2018 a giugno 2020, 50 donne sono state assassinate ad Afrin dallo Stato turco e dalle milizie jihadiste.

Noi l’Organizzazione Sara per combattere la violenza contro le donne, seguiamo la situazione delle donne nei territori occupati con grande paura e attenzione, perchè i crimini e le violazioni stanno aumentando su base giornaliera e così noi condanniamo e denunciamo duramente questi crimini e violazioni.

Deploriamo anche il silenzio internazionale a riguardo di questi crimini e chiediamo alle organizzazioni internazionali delle donne di svolgere il loro ruolo nell’esporre queste violazioni.

Noi chiediamo anche che alle organizzazioni umanitarie sia permesso di entrare nelle zone occupate e di monitorare da vicino la situazione, e la costituzione di un comitato per investigare i fatti e rendere gli autori responsabili.

Sara.org

 

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