Con il ritiro delle truppe Statunitensi dal confine Turco/Siriano, dopo un periodo di stabilità nella zona, si apre nuovamente una triste pagina nella storia del popolo Curdo. Un ingresso dell’esercito turco e delle sue truppe di mercenari jihadisti nella zona di autogoverno nella parte nordorientale della Siria è imminente. Il rischio è che venga compiuto un vero e proprio genocidio ai danni dei Curdi, gli unici veri combattenti contro l’avanzata dello Stato Islamico in Europa, Asia e Medio Oriente.
Domenica scorsa, il Presidente USA Donald Trump, in una telefonata con il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, aveva dato al partner della NATO il via libera per l’ingresso nelle zone a est dell’Eufrate in Siria del nord. “La Turchia presto procederà con la sua operazione in Siria del nord pianificata da tempo”, ha fatto sapere la Casa Bianca in un comunicato stampa.
Secondo le fonti, l’accordo tra Erdogan e Trump prevede la consegna dei prigionieri membri dell’Isis, catturati dai curdi, nelle mani dei turchi. Se la matematica non è un’opinione, tutto fa pensare ad una imminente rinascita di Daesh, dell’Isis.
Invitiamo tutti e tutte al presidio in solidarietà con le comunità socialiste multietniche del nord della Siria e chiediamo che le istituzioni locali ed europee prendano posizione:
– contro l’aggressione militare del sultano Erdogan contro la confederazione democratica del Rojava;
– sul blocco delle relazioni economiche con la Turchia;
– per la cancellazione dalle organizzazioni terroristiche riconosciute dall’ONU del partito dei lavoratori kurdo, strumento indispensabile per le popolazioni della zona per resistere all’Isis e creare forme di autogoverno multireligioso;
– per la la scarcerazione di Ocalan, detenuto da più di vent’anni illegalmente nelle carceri turche
PRESIDIO VENERDI’ 11 OTTOBRE – ORE 19 – PIAZZA MARTIRI DI BELFIORE (Mn)
LaBoje Spazio Sociale – Equal- Rifondazione Comunista