Connect with us

Hi, what are you looking for?

Retekurdistan.it
Retekurdistan.itRetekurdistan.it

Diritti umani

I prigionieri non possono parlare dello sciopero della fame al telefono

Ai prigionieri in sciopero della fame nel carcere di tipo T di Riha (Urfa) è stato comunicato che ile loro telefonate verranno interrotte se parlano dello sciopero della fame. In tutte le carceri aumenta la repressione contro i prigionieri politici, soprattutto le migliaia di scioperanti nelle carceri si trovano  al centro della repressione. Secondo informazioni aggiornate nel carcere di tipo T di Riha le telefonate vengono interrotte immediatamente se citano lo sciopero della fame. Questa pratica si è intensificata dopo che il prigioniero Idris Duruk aveva comunicato alla sua famiglia che uno degli scioperanti era stato portato in ospedale contro la sua volontà e che da giorni non si avevano più sue notizie.

Tutte le prigioniere i prigionieri politici del PAJK e PKK dal 1 marzo sono in sciopero della fame a tempo indeterminato. Centinaia di loro si erano uniti allo sciopero della fame già a novembre e dicembre. Nel carcere di Riha le condizioni di salute di coloro che hanno iniziato lo sciopero il 5 gennaio hanno raggiunto una situazione critica.

 

ANF

 

 

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

5X1000 a UIKI Onlus

5 x Mille a
Ufficio di Informazione del Kurdistan In Italia Onlus
Codice Fiscale: 97165690583

IBAN: IBAN: IT89 F 02008 05209 000102651599
BIC/ SWIFT:UNCRITM1710

Potrebbero interessarti anche:

Turchia

Condanne durissime contro l’Hdp. 42 anni a Demirtas, l’unico in grado di ridare forza e unità alla sinistra turca e curda. Prima del verdetto...

Turchia

Gültan Kışanak, Ayla Akat Ata, Meryem Adıbelli, Ayşe Yağcı e Sebahat Tuncel sono di nuovo libere. Ma non si sentono veramente libere. Dopo aver...

Turchia

Sara Kaya, ex co-sindaco del distretto di Nusaybin a Mardin, è stata rilasciata dal carcere il 9 maggio dopo un lungo periodo di detenzione....

Turchia

Un gruppo di 159 accademici, scrittori, parlamentari e avvocati ha chiesto il rilascio delle persone imprigionate nel processo di Kobanê e ha affermato: “Questo...