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Kurdistan

Sospetto appartenente dello Stato Islamico afferma di aver incontrato l’AKP durante gli scontri di Kobane

Un’appartenente dello Stato Islamico ha afermato di aver incontrato regolarmente un ex ministro del Partito dello Sviluppo e del Progresso (AKP) e l’attuale sindaco di Gaziantep,  Fatma Sahin,  durante il picco dell’assalto a Kobane da parte del gruppo Jihadista nel 2014.

Secondo un rapporto nel quotidiano turco Evensel, Bahaa Alden Najeep, che è stato accusato di essere coinvolto nell’attacco al matrimonio di Gaziantep e di aver ucciso 57 civili, ha raccontato alla polizia di avere costituito l’Associazione per l’Educazione e lo Sviluppo dei Giovani Siriani nella città di confine di Gaziantep su richiesta di funzionari dell’Esercito Libero Siriano (FSA), e che la sua responsabiltà era di trasferire fondi e aiuti, come ad esempio ,radio wireless in Siria.

Per provare la sua innocenza, riferisce il report, Najeep, ha raccontato alla polizia dei suoi incontri con il sindaco di Gaziantep Fatma Sahin, una figura femminile di spicco nel partito di governo di T urchia dell’AKP.

“Lei mi aveva invitato a incontri per discutere i problemi affrontati dai siriani e in particolare durante le proteste di Kobane. Io sono registrato nei dati dell’opposizione siriana. Loro mi hanno chiamato ogni due mesi per gli incontri. Io sono contro Daesh e io ero ricercato da loro”  Najeep tlo ha racontato alla polizia il 19 ottobre 2016.

Le affermazioni di Najeep sono venuto alla luce in un imputazione scritta per un altro sospetto di ISIS,Mehmet Kadir Cabael, nei processi per l’attentato esplosivo della stazione di Ankara che ha ucciso 103 persone e per l’attacco al matrimonio di Gaziantep tenutisi al tribunale penale di Ankara.

Najeep aveva ammesso nel suo interrogatorio che conosceva un altro sospetto dell’attacco al matrimonio, Abdurrahman Alnajjar,e aveva aggiunto che avevano cercato di entrare in Turchia dalla Siria nel 2013. Najeep ha affermato di aver trovato una casa ad  Alnajjar e di averlo impiegato per 700 dollari.

Il sospetto appartenente di ISIS era stato posto in detenzione nel 2016 insieme a suo fatello Muhammed Najeep, anch’egli accusato di avere legami con leader di ISIS e di pianificare attacchi sensazionali all’interno della Turchia, affera il rapporto di Evrensel

L’assalto di ISIS alla piccola città di Kobani nella Siria settentrionale aveva raggiunto il suo picco nell’ottobre del 2014. Migliaia di curdi si erano riversati nelle strade con centinaia di curdi che avevano attraversato il confine per combattere il gruppo jihadista dopo che il presidente turco Erdogan aveva dichiarato che la città stava per cadere. Più di 50 persone sono morte negli scontri conseguenti tra i manifestanti curdi e le forze di sicurezza nel sudest della Turchia a maggioranza curda.

La Turchia era stata accusata di voltare lo sguardo e di sostenere i gruppi jihadisti che combattevano contro il regime siriano e le forze curde. Ankara ha respinto le accuse affermando di aver sostenuto solamente i gruppi di opposizione, noti come “ribelli moderati”, e forze sostenute da diversi Stati occidentali.

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