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Co-chairs of the pro-Kurdish Peoples' Democratic Party (HDP), Selahattin Demirtas (L) and Figen Yuksekdag hold a news conference in Ankara, Turkey, November 1, 2015. Turkey looked set to return to single-party rule after the Islamist-rooted AK Party swept to an unexpected victory in elections on Sunday, an outcome that will boost the power of President Tayyip Erdogan but may sharpen deep social divisions. REUTERS/Stringer/Turkey

Kurdistan

I Co-presidenti di HDP mandano dal carcere un messaggio per il nuovo anno

I Co-presidenti dell’HDP hanno inviato dal carcere un messaggio per il nuovo anno, dicendo: “Nel 2017, rinasceremo ogni giorno e marceremo, la vita e la libertà non riconosceranno prigioni.”Dal carcere i Co-presidenti del Partito Democratico dei Popoli (HDP), Figen Yüksekdağ e Selahattin Demirtaş hanno inviato un messaggio per il nuovo anno.

Il messaggio dei co-presidenti HDP è il seguente:

“Il 2016 è stato un anno che ha profondamente straziato i nostri cuori. Ci stiamo lasciando alle spalle un anno che ha visto dolore, lacrime, morte, ma allo stesso tempo lotta e resistenza.

La continuazione di spargimento di sangue e di lacrime su questa terra significa che la mentalità e l’ambiente politico dominanti non sono cambiati. Tuttavia c’è un’altra cosa che non è cambiata, è la speranza creata dalla lotta per la pace, l’uguaglianza, la giustizia e la democrazia.

Le vicende avverse che abbiamo vissuto non devono impedirci di avere una speranza. Stiamo incontrando questo nuovo anno in carcere. Siamo soli nelle nostre celle, ma è il nuovo anno più affollato al quale diamo il benvenuto. Perché sappiamo che i cuori di milioni battono con i nostri…

Sappiamo che abbiamo davanti giorni buoni. Lotteremo perché il 2017 sia un anno in cui le forze per la democrazia, la pace, il lavoro, la libertà e l’uguaglianza siano unite e vadano avanti insieme e in cui i popoli ottengano la giustizia che chiedono. Nel 2017, rinasceremo ogni giorno e marceremo, la vita e la libertà non riconosceranno prigioni.

Speriamo che 2017 sia un anno promettente per tutti i popoli, le fedi, i lavoratori, gli oppressi, le donne e i giovani. Salutiamo tutti voi per un nuovo anno in cui potremo celebrare una vita dominata dalla pace.”

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