Kurdistan

Il test del DNA dimostra che la Turchia ha mentito sull’identità dell’attentatore di Ankara

L’autore del recente attentato esplosivo ad Ankara è stato confermato come Abdulbaki Sömer nome in codice Zinar Raperin,e non come Salih Neccar,come avevano affermato il governo turco e il governo dell’AKP.

Un campione del DNA del padre di Sömer, Musa Sömer, che è stato posto in detenzione poco dopo dalla polizia,ha confermato l’identità dell’aggressore.

L’attacco esplosivo contro il personale militare il 17 febbraio ha avviato un andirivieni di dichiarazioni tra i funzionari turchi,americani e del Rojava dopo che il presidente turco Erdogan e il primo ministro Davutoglu avevano sostenuto che l’attentatore era un membro delle YPG con il nome di Salih Neccar.

Funzionari delle YPG e del PYD avevano respinto immediatamente le accuse,come hanno fatto i funzionari americani che hanno dichiarato che la Turchia non ha fornito prove sufficienti.I funzionari turchi hanno continuato ribadendo le affermazioni e hanno chiesto che Washington di “vedere il vero volto della YPG / PYD” e di condannarli come terroristi.

Poco dopo,il gruppo curdo i Falchi per la liberazione del Kurdistan (TAK) si erano assunti la responsabilità dell’attacco e hanno rivelato il nome dell’attentatore il nome dell’attentatore come Abdulbaki Somer, un curdo del Kurdistan del nord e non del Rojava.

I funzionari turchi adesso hanno corretto le loro affermazioni dichiarando che Sömer era entrato in Rojava dal confine turco ed era rientrato in Turchia con il nome di Neccar;ma anche questa affermazione era stata respinta  dal padre di Sömer, che ha confermato la fotografia di suo figlio come quella rilasciata dal TAK e non lo Stato.

DIHA

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