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Supporters of the Pro-Kurdish Peoples' Democratic Party (HDP) cheer next to flags with a picture the jailed Kurdish militant leader Abdullah Ocalan during a gathering to celebrate their party's victory during the parliamentary election, in Istanbul, Turkey, June 8, 2015. Turkey faced the prospect of weeks of political turmoil after the ruling AK Party lost its parliamentary majority in weekend polls, dealing a blow to President Tayyip Erdogan's ambitions to acquire sweeping new powers. REUTERS/Murad Sezer - RTX1FO7L

Iniziative

Elezioni in Turchia e questione curda: Un nuovo internazionalismo-Catania

Elezioni in Turchia e questione curda:un nuovo internazionalismo a sostegno del confederalismo democratico per i popoli del Medioriente.L’incoraggiante successo (il 13,7%) dell’HDP (partito filo curdo con alleanza di forze democratiche turche)nelle elezioni del 7 giugno è stato ferocemente ridimensionato nelle elezioni dell’1 novembre dalla sanguinaria politica di Erdogan e del suo partito, l’AKP.

Il neosultano Erdogan, non riconoscendo la mancanza della maggioranza assoluta in parlamento, ha compiuto nei mesi scorsi un colpo di stato contro il popolo curdo e le forze democratiche turche, eliminando anche tutte le voci critiche nei media.

Il principale obiettivo di Erdogan è una repubblica presidenziale confessionale che elimini militarmente qualsiasi dissenso interno. Le stragi di luglio a Suruç e di ottobre ad Ankara (127 morti e 500 feriti), i bombardamenti dei villaggi curdi in Turchia ed Irak dimostrano che nella regione il principale nemico dello stato turco è la resistenza del popolo curdo, guidata dal PKK.

L’autogoverno nel Rojava (Kurdistan siriano), basato sul confederalismo democratico e sulla rivoluzione delle donne contro il patriarcato, può contagiare i popoli del Medioriente e per questo deve essere sconfitto, nonostante sia l’unica resistenza popolare vincente contro la barbarie dell’ISIS nella regione mediorientale.

I dirigenti turchi e le petromonarchie del Golfo, che finanziano i più feroci gruppi fondamentalisti (dall’ISIS ad Al Quaida), siede 3 nei vertici occidentali, mentre il PKK è ancora nella lista nera delle organizzazioni terroriste degli USA e dei governi europei.

In Sicilia ci si sta mobilitando per sostenere la resistenza curda e per contribuire alla ricostruzione di Kobanê.

Partecipa anche tu

Lunedì 16 novembre alle ore 18.30 c/o LILA, via F. Aprile, 160 – Catania

Incontro con:

 Nicola Giudice– osservatore dei Giuristi Democratici alle ultime elezioni

Introduce: Enrico Strano (di ritorno dal Kurdistan)

Esposizione fotografica di Grazia Bucca

 

Catanesi solidali con la resistenza curda

www.retekurdistan.it                                                                 www.uikionlus.com

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