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Rassegna Stampa

Fronte unitario contro Ankara

Siria: le YPG consegnano un quartiere di Aleppo alle truppe governative. La Turchia bombarda un convoglio di aiuti per Afrin. Il governo siriano ha inviato altre milizie di volontari a Afrin nel nordovest del Paese. In base a un accordo tra Damasco e le Unità di Difesa del Popolo e delle Donne YPG/YPJ curde, dovranno aiutare a difendere i confini del cantone autogovernato sotto attacco da parte dell’esercito turco e dei mercenari dell’ »Esercito Libero Siriano« (ELS). Nel centro di Afrin-città l’arrivo delle »Forze di Difesa Nazionali« è stato festeggiato con entusiasmo. Manifestanti hanno innalzato immagini del Presidente siriano Bashar Al-Assad dell’ideologo del movimento di liberazione curdo, Abdullah Öcalan, incarcerato in Turchia.

Anche nel quartiere di Sheich Maksud nell’est di Aleppo abitato in prevalenza da curdi, giovedì sono entrate forze governative. »Per via del silenzio delle potenze mondiali rispetto ai barbarici attacchi contro Afrin, abbiamo ritirato tutte le unità delle YPG e YPJ dalla regione di Aleppo e le abbiamo spostate a Afrin per contribuire alla difesa del cantone«, è la motivazione fornita dal comando delle YPG per la consegna del quartiere sotto il loro controllo dal 2011 alle forze governative.

Indifferente alla nuova alleanza, l’esercito turco ha proseguito gli attacchi dal cielo e da terra contro Afrin. Nel bombardamento di un convoglio di aiuti costituito da dozzine di veicoli a sudest di Afrin-città, giovedì sera è stato ucciso un civile e una dozzina sono rimasti feriti, in parte in modo grave. Le forze armate turche venerdì hanno pubblicato riprese aeree dell’attacco, sostenendo che si sarebbe trattato di un »convoglio terrorista« del PKK, delle YPG e di »Stato Islamico«.

Come civili vengono trasformati in presunti combattenti, intanto lo hanno chiarito immagini diffuse dalla Brigata ESL »Mehmet il Conquistatore«. Su una foto si riconosce una donna abitante del villaggio in abiti civili mentre viene sequestrata dall’ELS, su un’altra viene presentata in abiti militari come combattente delle YPJ fatta prigioniera.

Mentre il governo turco sostiene che finora non sarebbe stato ucciso neanche un solo civile, il Consiglio Sanitario di Afrin indica 176 morti tra i civili nel corso dei primi 34 giorni di guerra.

di Nick Brauns

https://www.jungewelt.de/artikel/327558.einheitsfront-gegen-ankara.html

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