Il Consiglio esecutivo del Congresso nazionale del Kurdistan (KNK) ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna gli attacchi effettuati dalla Turchia contro strutture civili nella Siria settentrionale e orientale.
“Lo Stato turco sta attaccando ospedali, scuole, moschee, strutture di servizi, magazzini di grano, stazioni petrolifere, centrali elettriche e tutte le infrastrutture in Rojava con tutti i tipi di armi, prendendo di mira i civili e l’intera popolazione della regione.
Gli attacchi dello Stato invasore turco in Siria settentrionale e orientale devono essere fermati e condannati. In questo periodo, in cui il mondo intero è impegnato a festeggiare il Natale, lo Stato turco lancia ancora una volta una guerra totale, attaccando il nord e l’est della Siria con aerei da guerra, droni e cannoni.
Gli obiettivi e i bersagli degli attacchi dello Stato occupante vanno da Kobanê a Tirbesipiye, nell’intero Rojava del Kurdistan. Prendono di mira tutte le infrastrutture di servizio, l’economia, il carburante e la società civile. Molti civili hanno perso la vita negli attacchi e molte persone sono rimaste ferite. In questi attacchi vengono presi di mira la stazione ferroviaria di Qamishli, aziende di sartoria, di materiali da costruzione e fabbriche.”
“Sappiamo molto bene che lo scopo e l’obiettivo degli attacchi dello Stato occupante turco è distruggere la società del Kurdistan in Rojava, la distruzione della costruzione della società civile e l’occupazione. In tutte le loro forme, questi attacchi sono contrari alle leggi e agli accordi internazionali e tutto questo non può essere accettato, nonostante ciò la coalizione internazionale contro il terrorismo, le istituzioni e lo Stato tacciono di fronte a questi attacchi dello Stato occupante.
Non c’è voce a livello internazionale e finora non è emersa alcuna posizione. Il mondo alza la voce contro l’attacco a Gaza. Purtroppo tace di fronte agli attacchi dello Stato turco. Ciò che le Nazioni Unite, il Consiglio d’Europa, la NATO, la Coalizione Internazionale e le organizzazioni per la protezione dei diritti umani stanno facendo senza una voce e una posizione è in alcun modo inaccettabile. C’è silenzio al posto della condanna.”
“L’appello del Congresso nazionale del Kurdistan (KNK) alle organizzazioni internazionali e al popolo del Kurdistan è di opporsi con forza agli attacchi dello Stato turco e porre fine al silenzio. È necessario che il popolo del Kurdistan in tutte e quattro le parti del mondo si impegni prendersi cura del Kurdistan occidentale e sviluppare la resistenza storica. Il KNK invita la coalizione internazionale e l’ONU ad adempiere immediatamente le loro funzioni e prevenire gli attacchi dello Stato occupante.”