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Turchia

Le associazioni dei giornalisti condannano le detenzioni: “Non potete zittirci!”

L’Associazione dei giornalisti Dicle Fırat (DFG) e la Piattaforma delle giornaliste della (MKGP) hanno condannato l’operazione di stanza a Diyarbakır in cui decine di politici, giornalisti e artisti sono stati arrestati questa mattina.

In una dichiarazione la DFG ha affermato: “La stampa libera non si è piegata a bombardamenti, massacri e operazioni di detenzione per più di 30 anni, e non lo farà adesso”, mentre l’MKGP ha affermato che “la stampa libera non può essere messa a tacere”.

Reagendo alla detenzione di oltre 100 persone, inclusi giornalisti curdi, laDFG ha sottolineato che i tentativi di mettere a tacere la stampa libera saranno inutili.

La dichiarazione afferma: “Come parte di un’operazione di stanza ad Amed condotta in 21 province, più di 100 persone sono state arrestate durante i raid della polizia. È stata imposta una restrizione di 24 ore riguardo all’operazione, in cui molte persone, tra cui giornalisti, politici, avvocati e artisti, sono state arrestate e le loro istituzioni sono state perquisite.

Il direttore della nostra associazione ed editore del giornale Xwebûn Kadri Esen, il caporedattore del giornale Yeni Yaşam Osman Akın, i giornalisti Abdurrahman Gök, Ahmet Kanbal, Mikail Barut, Mehmet Yalçın, Mehmet Şah Oruç, Beritan Canözer, Mehmet Yalçın, Salih Keleş, Remzi Akkaya e Arif Akkaya sono stati arrestati durante i raid della polizia.

Negli ultimi 10 mesi, 27 dei nostri colleghi sono stati detenuti e arrestati in operazioni contro i giornalisti curdi. Sappiamo che questa operazione è una continuazione della repressione della stampa libera e dei giornalisti curdi”.

La DFG ha sottolineato che: “Al di là di ogni dubbio questa operazione, che è stata effettuata 19 giorni prima delle elezioni più critiche nella storia della Turchia, è una ‘operazione elettorale’! Queste operazioni che cercano di mettere a tacere il popolo curdo, i suoi politici, avvocati, artisti e giornalisti devono essere fermate immediatamente. La stampa libera non si è piegata ai bombardamenti, ai massacri e alle operazioni di detenzione per più di 30 anni, e non lo farà adesso! I tentativi di mettere a tacere la stampa libera saranno vani. Non potete zittirci!

Anche la MKGP ha reagito all’operazione di polizia in una dichiarazione pubblicata sul suo account Twitter, affermando: “19 giorni prima delle elezioni, giornalisti, avvocati e altri che denunciano i crimini del governo sono presi di mira ancora una volta. D’ora in poi non ci sarà più un passo indietro. #ÖzgürBasınSusturulamaz. (La stampa libera non può essere messa a tacere)”

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