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Iraq

Feleknas Uca chiede a Iraq, KDP e Turchia di smettere di commettere crimini contro gli yazidi

Feleknas Uca, deputata al parlamento turco per il Partito democratico dei Popoli (HDP) ed ex deputata al Parlamento europeo, ha rilasciato una dichiarazione sul recente tentativo dell’esercito iracheno di assumere il controllo della regione yazida di Sinjar (Shengal) e di cacciare le forze yazide che si sono formate nella resistenza contro i massacri dello Stato Islamico (ISIS) nel 2014-15.

Feleknas essa stessa yazida ha dichiarato:

“Finora gli yazidi hanno vissuto 73 ‘fermans’* e massacri e nel 2014 sono stati oggetto di genocidio da parte dei barbari dell’Isis davanti al mondo intero. Purtroppo oggi gli attacchi contro gli yazidi continuano ancora una volta in modo sistematico. Nel 2014 centinaia di migliaia di yazidi hanno dovuto lasciare la loro terra, in migliaia sono stati uccisi, altre migliaia di donne e ragazze sono state rapite dall’ISIS. Oggi il destino di 2700 donne yazide rapite è ancora sconosciuto.

Il popolo yazida che è tornato a Sinjar e che sta cercando di ricostruire le propria vita e stabilire i propri mezzi di autodifesa è ora soggetto agli attacchi di Stati e potenze regionali, che non riconoscono la volontà del popolo yazida, affinché il massacro lasciato incompiuto possa essere completato.

Il governo al potere dell’AKP ha condotto a Sinjar decine di volte attacchi aerei contro insediamenti civili, ospedali, edifici comunali e scuole. Di recente abbiamo visitato Sinjar come delegazione e abbiamo osservato sul posto la distruzione causata dagli attacchi aerei. E ora il popolo yazida viene preso di mira e attaccato dall’esercito iracheno.

Il ministro della Difesa [turco], Hulusi Akar ha ammesso in un discorso pronunciato in parlamento che era stata presa una decisione per l’eliminazione del libero arbitrio di Sinjar attraverso un accordo firmato da Erbil e Baghdad il 9 ottobre 2020.

Gli yazidi sono ora oggetto di attacchi riavviati da un lato dall’ISIS, e dall’altro agli attacchi congiunti di Turchia, Iraq e KDP [il Partito Democratico del Kurdistan al governo nella regione del Kurdistan iracheno]. Vogliono lasciare gli yazidi esposti a un 74° ferman, con mura in costruzione lungo il confine con il Rojava [siria nord-orientale]. Tutti questi attacchi organizzati e sistematici sono espressioni del genocidio previsto contro gli yazidi e costituiscono un crimine.

Chiediamo a tutte le forze coinvolte in questi processi di smettere di commettere crimini contro il popolo yazida. La tensione che vogliono creare a Sinjar non gioverà a nessuno; al contrario tutte le persone della regione ne hanno sofferto. Questi attacchi mettono in pericolo il futuro di tutti i popoli e impediscono la pace.

In Iraq dove il presidente non è stato ancora eletto e il governo non è ancora stato formato,e l’Isis risorge dalla tomba, tutti coloro che hanno solamente assistito ai precedenti attacchi contro gli yazidi sono anche partner di questo crimine, in particolare le Nazioni Unite.

* Parola persiana per gli ordini di un alto funzionario statale, ma usata nel contesto di persecuzioni e massacri contro gli yazidi nel corso della storia

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