Dopo che la Turchia ha interrotto il flusso di acqua nella regione di Hesekê in Siria del nord, l’Amministrazione Autonoma tenta di tutto per garantire la fornitura idrica. A Erîş è stata costruita una piccola centrale idrica per l’approvvigionamento di 46 villaggi.
Da oltre un mese lo Stato turco e i suoi mercenari dell’ENS hanno interrotto la fornitura idrica nella regione di Hesekê da parte della centrale idrica di Elok occupata nei pressi di Serêkaniyê in Siria del nord. Anche se in questo modo quasi un milione di persone non dispongono di acqua corrente, la centrale non viene riattivata. La Direzione per l’Approvvigionamento Idrico di Hesekê quindi si trova costretta a cercare con urgenza alternative. Un progetto a questo scopo è la centrale idrica di Heme. Al momento sono in corso i lavori di ricerca di acque di falda per questa centrale.
Nuova centrale idrica a Erîş
La provincia di Erîş è gravemente colpita dall’interruzione della fornitura idrica. I 46 villaggi e il capoluogo di provincia attualmente vengono rifornite con autobotti. Con l’aiuto della Direzione di Hesekê ora nel centro è stata costruita una stazione di pompaggio.
Il co-sindaco di Erîş ha dichiarato che la Turchia usa la centrale di Elok come strumento di pressine contro l’Amministrazione Autonoma. L’amministrazione cittadina però fa di tutto per rifornire di acqua le popolazione.
Fonte: ANF