“Questo 4 aprile non è una classica festa di compleanno, ma una che mostra che le nascite possono essere una componente costitutiva della nostra vita; che alla fine conta una cosa sola: la verità e il suo intreccio con la vita libera.“ Il fondatore del PKK Abdullah Öcalan oggi compie 71 anni. L’iniziativa Internazionale „Libertà per Abdullah Öcalan – Pace in Kurdistan“, che si è costituita nel marzo 1999, solo poche settimane dopo la deportazione dal Kenya in Turchia, in questa occasione ha rilasciato una dichiarazione:
„Un altro anno è passato e noi celebriamo il 71° compleanno di Abdullah Öcalan, il precursore curdo e produttivo autore di filosofia politica.
È passato un altro anno in cui gli altri prigionieri sull’isola di Imrali hanno ricevuto visite solo un paio di volte, nonostante le numerose proteste contro questa situazione inaccettabile.
In questi giorni, nell’aprile April 2020, molte persone si trovano in una specie di quarantena o isolamento. Questo avviene per necessità medica e per molti è estremamente difficile. Immaginiamo un isolamento quasi totale, che dura da 21 anni, e non per necessità, ma come pena arbitraria. Proprio questo dal 15 febbraio 1999 è stato imposto su Abdullah Öcalan.
Ma Öcalan non ha mai rinunciato alla sua lotta per la libertà. La sua lotta per la libertà non riguarda solo lui stesso, ma ispira altri a lottare per la propria libertà e per costruire la democrazia nel Vicino Oriente – in effetti ovunque si trovino – in questi tempi di guerra e di terrore religioso e nazionalista.
E Öcalan ha già raggiunto questo con successo. Nelle difficili condizioni nelle quali viene tenuto, è riuscito a ispirare milioni di persone: a riunire donne e uomini, giovani e anziani in società diverse e in diverse parti del mondo nella lotta per una vita libera. Ha ispirato un movimento delle donne forte e ampio, la rivoluzione democratica in Rojava, l’auto-organizzazione ezida nello Shengal, lotte democratiche in Kurdistan del nord, in Europa, nelle carceri, nelle scuole e università.
Per questo nel suo 71° compleanno diciamo: »Grazie, Abdullah Öcalan.«
Mentre la Turchia e l’intero Medio Oriente scivolano in una nuova fase di crisi, una soluzione pacifica della questione curda è più che mai necessaria. Nei tempi della pandemia è più che mai necessaria la guarigione e niente potrebbe guarire meglio le società del Vicino Oriente perseguitate dal conflitto meglio di un processo sociale di pace, che Öcalan persegue da così tanti anni.
Questo 4 aprile non è una classica festa di compleanno, ma una che mostra che le nascite possono essere una componente costitutiva della nostra vita; che alla fine conta una cosa sola: la verità e il suo intreccio con la vita libera. Questo porta a essere liberi, nonostante i carcerieri.
Rinnoviamo la nostra richiesta di una liberazione immediata di Abdullah Öcalan e degli altri prigionieri politici in Turchia e l’avvio di un vero processo di pace.
Buon compleanno, Abdullah Öcalan!“
Fonte; ANF