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Opinioni e analisi

Speculazione selvaggia

Turchia: Non c’è chiarezza sull’entità effettiva della diffusione del nuovo Coronavirus. Critici vengono arrestatiAll’inizio della settimana in Turchia secondo dati forniti dal Ministro della Salute Fahrettin Koca c’erano 18 pazienti infettati dal nuovo Coronavirus. Dato che il Paese vicino Iran, verso il quale tuttavia i confini sono chiusi da tre settimane, a livello mondiale è quello più gravemente colpito dalla pandemia, questi dati appaiono poco credibili. Dozzine di persone che in Turchia nei »social media« hanno espresso dubbi su questa rappresentazione sono già state arrestate.

Anche se le autorità sostengono che è impossibile tacere casi di infezione, il monopolio dei testi ce l’ha lo Stato. Tutte le verifiche che vengono eseguite con un kit prodotto da una ditta turca devono essere inviate a una postazione centrale a Ankara per le analisi. Fino al fine settimana a livello nazionale erano stato eseguiti appena 2.500 test del genere. L’ordine dei medici turco aveva chiesto l’autorizzazione per eseguire test di massa tra la popolazione in Anatolia, ma il governo secondo quanto riferito dalla pagina di notizie di sinistra Gazete Duvar ha ignorato questa richiesta dell’associazione ritenuta di opposizione.

Nella scorsa settimana, quando a livello ufficiale in Turchia c’era solo un caso di infezione, nei canali televisivi del Paese cosiddetti professori e presunti esperti con il titolo di dottore ancora discutevano seriamente se uno speciale »gene turco« rendesse immune dal virus. Ormai canali vicini al governo si sfidano reciprocamente con teorie selvagge. Mentre su A-Haber è stato sostenuto che il nuovo Coronavirus sia un prodotto della guerra biologica di una »organizzazione terroristica sionista« che vuole punire determinati Paesi e allo stesso tempo approfittare delle turbolenze nelle borse, un »esperto« in collegamento con CNN Türk ammoniva che alle persone nell’ambito della lotta contro la pandemia verrebbero inseriti chip per il controllo del pensiero. Dietro a questo sospetta il clan Rockefeller o il predicatore Fethullah Gülen, considerato in Turchia nemico numero uno dello Stato.

Collegamenti aerei con Stati particolarmente colpiti sono stati sospesi e è stato messo in divieto di ingresso per persone da diversi Paesi europei, compresa la Germania. Mentre suole e università, sale da tè e nightclub sono chiusi dall’inizio della settimana, le circa 80.000 moschee dell’ente religioso Diyanet continuano a restare aperte. Le preghiere comuni nelle quali si riuniscono centinaia o migliaia di fedeli, con questo sono una fonte di prim’ordine per un’ulteriore diffusione del virus. »Per noi aleviti che sosteniamo un insegnamento in cui l’essere umano è al centro, la salute delle persone è al primo posto«, così hanno invece le comunità alevite hanno motivato l’interruzione di tutte le riunioni nelle loro case Cem. Circa 10.000 pellegrini che sono tornati in Turchia dal piccolo pellegrinaggio dalla Mecca in Arabia Saudita, domenica sono stati messi in quarantena dopo in un viaggiatore della Mecca era stata riscontrata un’infezione. Migliaia di studenti nel mezzo della notte sono stati costretti a lasciare le loro case dello studente a Ankara, Kayseri e Konya per alloggiare lì il pellegrini.

Intanto il partito di opposizione di sinistra HDP ha fatto notare il particolare pericolo di diffusione del virus nelle carceri del Paese, fortemente sovraffollate con 400.000 detenuti. Tutti i detenuti malati e anziani e tutti i minorenni e le madri con bambini devono essere immediatamente rilasciati, ha chiesto il portavoce della Commissione per la Giustizia e i diritti umani dell’HDP, Ümit Dede.

di Nick Brauns

da junge Welt

https://www.jungewelt.de/artikel/374650.t%C3%BCrkei-wilde-spekulationen.html

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