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Kurdistan

Gli attacchi della Turchia contro il Rojava sono dei crimini di guerra e devono essere giudicati dalla CPI

Rojava – un membro del Consiglio d’amministrazione dell’organizzazione araba per i diritti umani, Hafez Abu Seada, ha confermato che le violazioni registrate durante gli attacchi turchi contro il nord e l’est della Siria sono stati da loro qualificati come crimini di guerra, e ha domandato all’ONU di formare un comitato d’inchiesta su tali crimini per portare il caso davanti alla Corte penale internazionale (CPI).

Delle organizzazioni e degli organismi locali e internazionali hanno sorvegliato le violazioni commesse dalla Turchia durante gli attacchi contro il nord della Siria e hanno documentato numerose violazioni e crimini commessi.

L’agenzia ANHA ha intervistato Hafez Abu Seada, membro del consiglio di amministrazione dell’organizzazione araba per i diritti umani sul caso degli attacchi della Turchia contro il Rojava.

“L’operazione turca nel nord della Siria costituisce una grave violazione del diritto internazionale, dato che è un crimine commettere un’aggressione contro uno stato sovrano. Per ciò che riguarda le violazioni da parte della Turchia, è stato constatato che sono stati commessi dei crimini di guerra dalle forze turche e i miliziani che le accompagnano, evidentemente l’uccisione di civili, l’assedio di comunità autoctone e l’esecuzione nel posto di persone per diffondere il terrore e lo spostamento forzato di popolazione per provocare cambiamenti demografici alla frontiera, un atto vietato dal diritto internazionale”, ha dichiarato.

Per ciò che riguarda le misure da attuare, Hafez Abu Seada ha spiegato: “la comunità internazionale deve innanzitutto fermare lo stato turco al fine di impedire nuovi massacri contro il popolo siriano e i kurdi. L’ONU dovrebbe allo stesso tempo formare una commissione incaricata di fare luce sui crimini commessi per portare il caso davanti alla Corte Penale Internazionale.”

Fonte: ANHA Hawar News Agency

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