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Kurdistan

Sochi: Aggiornamento su pattugliamenti in Siria del nord

Le parti russa e turca si sono accordate per pattugliamenti congiunti in Siria del nord dalla mezzanotte del 23 ottobree Putin ha sottolineato la necessità di mantenere un dialogo tra il regime siriano e le forze curde in Siria del nord.

Le parti russa e turca hanno appena tenuto una conferenza stampa dopo l’incontro tra il Presidente russo Vladimir Putin e il Presidente turco Recep Teyyip Erdogan.

Parlando durante la conferenza stampa il Presidente russo ha sottolineato la necessità dell’integrità territoriale siriana e ha detto, “È necessario tenere un dialogo complessivo tra i curdi e il governo siriano per risolvere la crisi siriana.”

Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov durante la conferenza stampa ha detto che “La polizia militare russa e unità dell’esercito siriano entreranno nell’area delle operazioni turche in Siria del nord a partire dalla mezzanotte del 23 ottobre.”

Lavrov ha detto che Mosca e Ankara hanno concordato un meccanismo congiunto per monitorare l’implementazione del memorandum sulla Siria e che Russia e Turkey svolgeranno pattugliamenti congiunti nella “zona cuscinetto” in Siria del nord.

I dieci punti concordati a Sochi sono:

– Le due parti sono impegnate a preservare l’unità e la sicurezza del territorio siriano e a proteggere sicurezza nazionale turca.

– Le due parti dichiarano la loro determinazione a affrontare il terrorismo e le tendenze separatiste nel territorio siriano.

– In questo contesto lo status quo nell’area di Fonte di Pace verrà mantenuto com’è.

– Entrambe le parti enfatizzano l’importanza dell’accordo di Adana e la Federazione Russa provvederà alla sua implementazione nelle circostanze attuali.

– A partire dalla mezzanotte del 23 di questo mese, unità della polizia militare russa entreranno nell’area dell’operazione “Fonte di Pace” e provvederanno al ritiro delle forze curde entro 150 ore.

– Poi, nell’area inizieranno pattuglie militari congiunte turco-russe, fatta eccezione per Qamişlo.

– Le due parti prenderanno tutte le misure necessarie per contrastare elementi terroristici.

– Entrambe le parti contribuiranno al rientro volontario dei profughi.

– Verrà stabilito un meccanismo congiunto per monitorare e seguire l’implementazione di questa dichiarazione.

– Le due parti continueranno a lavorare per cercare soluzioni politiche per la crisi siriana nel contesto della piattaforma di Astana e sosterranno il lavoro del Comitato Costituzionale siriano.

Fonte: ANHA

Il testo dell’accordo di dieci punti (disponibile da varie fonti):

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