Turchia

Kozağaçlı condanna le operazioni contro gli avvocati della ÇHD

[divider]20 gennaio 2013 [/divider]In un comunicato rilasciato in seguito alle irruzioni di polizia che hanno causato l´arresto di 15 Avvocati il 18 Gennaio, Selcuk Kozağaçlı, presidente dell´Associazione Avvocati Contemporanei di Turchia (ÇHD), ha dichiarato venerdì che risulta impossibile intimidire anche un solo membro della sua associazione tramite gli arresti. Anche lui stesso è stato arrestato all´aereoporto Atatürk, poco dopo il suo rientro da Damasco avvenuto oggi.

Kozağaçlı e l´avvocatessa Oya Aslan, consigliere di amministrazione dell´ufficio centrale della ÇHD, hanno visitato Damasco per intervistare il vice Primo Ministro Kadri Cemil, il Ministro per la riconciliazione Nazionale Dr. Ali Haydar ed altra autorità ed anche per effettuare una serie di incontri con l´opposizione democratica siriana. Kozağaçlı, che ha anche raccolto informazioni dettagliate riguardanti i massacri, i saccheggi ed i furti commessi dagli aggressori armati soprattutto nella città di Aleppo, ha affermato: “Abbiamo promesso di diventare gli avvocati del popolo siriano al fine di compensare le sue perdite e le ingiustizie commesse contro di esso. Abbiamo promesso di continuare ad essere gli avvocati del popolo turco, kurdo ed arabo”.
Riferendosi agli arresti degli avvocati della ÇHD, ha detto: “Non abbiamo paura di nessuno nè delle minacce, in questo paese dove qualsiasi tipo di certezza del diritto è sospeso sotto la pressione del Governo. Coloro che ricevono gli ordini e li eseguono dovrebbero sapere che il reale verdetto in relazione a quest´attacco sarà pronunciato dai popoli della Turchia, dagli operai, dai lavoratori pubblici e dall´opposizione socialista da noi difesa”.

Ha poi continuato: “Siamo stati colpiti dale operazioni perchè siamo gli avvocati dei rivoluzionari, delle persone che vivono negli stenti, delle famiglie dei bambini kurdi che sono stati assassinate dai proiettili della polizia; in breve siamo gli avvocati degli oppressi. Potete facilmente arrestarci mentre avete quel tipo di avvocati nel generalato legale e nei tribunali. Ma vi sbaglierete di grosso se pensate che queste attività non verranno compiute solo perché siamo agli arresti. Siamo gli avvocati di Engin Çeber, torturato a morte in carcere; del caso giudiziario del 19 Dicembre; del massacro in carcere del 2000; di Baran Tursun, ucciso da un proiettile della polizia; di Çağdaş Gemik e Şerzan Kurt; siamo gli avvocati della gente di Şemdinli, soggetta ad esecuzioni sommarie e i cui villaggi sono stati bruciati; degli omicidi di autore sconosciuto avvenuti a Cizre – il caso di Cemal Temizöz – e degli operai dell´industria tessile Hey che hanno resistito in favore dei loro diritti, degli studenti che chiedono l´educazione gratuita e di Nejla Yıldız.Coloro che si vergogneranno e rimarranno delusi saranno quelli che hanno attaccato ed i loro custodi”.

ANF / BEIRUT
ANF NEWS AGENCY

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