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Sosteniamo la resistenza curda | Bus da Firenze

La sera del 20 gennaio aerei turchi hanno cominciato a bombardare il cantone di Afrin, sotto controllo delle forze kurde YPG e YPJ. L’attacco è diretto contro l’esperienza di autogoverno del Rojava, che grazie al sostegno ed all’esperienza del movimento di liberazione kurdo del PKK in Turchia, è riuscita a costruire nel nord della Siria una reale alternativa alle politiche di sfruttamento e spartizione promosse dalle potenze globali e regionali. Dagli Stati Uniti alla Russia, dalla Turchia all’Arabia Saudita. Il cantone di Afrin, nel nordovest della Siria, amministrato dal 2012 dal partito della sinistra curda PYD, è sempre stata una delle zone più sicure della Siria infestata dalla guerra, libera dalla presenza dello Stato Islamico o di altre milizie islamiste.

Questo è solo l’ultimo atto della politica fascista del dittatore turco Erdogan che, dopo aver raso al suolo le città kurde nel sudest del paese, incarcerato migliaia di attivisti, giornalisti, accademici ed amministratori, rivolge ora il secondo esercito della Nato contro il movimento kurdo nel Rojava.

Tutto questo non sarebbe possibile senza l’avallo della Russia e il complice silenzio di Usa e UE.

Anche l’Italia è in prima fila nel sostegno al regime fascio-islamista di Erdogan. Solo qualche mese fa il primo ministro Gentiloni era ad Ankara a promuovere gli scambi commerciali con il nostro paese, e poco prima Renzi non esitava a farsi fotografare mentre sorridente stringeva le mani al dittatore. E’ significativo che il nostro governo continui a fornire il suo sostegno al dittatore turco, che dopo aver raso al suolo le città kurde nel sudest del paese, incarcerato migliaia di attivisti, giornalisti, accademici ed amministratori, chiuso giornali, associazioni umanitarie e di fatto epurato da ogni ambito della vita pubblica qualsiasi voce critica verso il suo progetto autoritario di rivolge ora il secondo esercito della Nato contro il movimento kurdo nel Rojava – Nord della Siria.

Il nostro paese continua infatti a vendere armi e tecnologie militari ad Ankara. I sistemi radar che permettono oggi all’aviazione turca di localizzare le postazioni delle YPG/YPJ, così’ come gli elicotteri d’attacco Mangusta A 129 che sganciano bombe sulla popolazione di Afrin, sono entrambi di fabbricazione italiana, prodotti di Leonardo-Finmeccanica, azienda di punta dell’industria della guerra italiana. E’ proprio in nome di questi affari il 5 di febbraio Erdogan sarà ricevuto a Roma dal presidente del Consiglio italiano.

Crediamo che chiunque si riconosca nei valori dell’antifascismo e della solidarietà internazionalista debba oggi schierarsi a fianco della resistenza kurda in Turchia e nel nord della Siria.

Insieme alla Comunità Kurda in Toscana ed in Italia facciamo appello a tutti/e alla mobilitazione contro l’invasione turca, per denunciare i rapporti economici e militari dell’Italia con il regime di Erdogan.

SABATO 17 FEBBRAIO a ROMA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI SOSTEGNO ALLA RESISTENZA KURDA – PULMAN DA FIRENZE

Per info e prenotazioni: info@cpafisud

Tel. Giulia 328 1049050 – Tel. Rete dei Collettivi Veronica 3342464366- Tel. per Pistoia Claudio 3245481108

Contro l’aggressione fascista del regime turco sosteniamo le forze della sinistra rivoluzionaria in Kurdistan, in Turchia e in tutto il Medio Oriente, denunciamo i rapporti economici e militari di Italia ed Unione Europea con la Turchia, per la libertà di Ocalan e tutt* i/le prigionier* politic*, per il riconoscimento internazionale del PKK.

 

Comunità Kurda in Toscana, CPA Firenze sud, Cantiere Sociale K100Fuegos, Collettivo Politico Scienze Politiche, Rete dei Collettivi Fiorentini, PerUnAltraCittà, Circolo LOKOMOTIV via Petreto – Pistoia

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