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Libertà per Öcalan

Appello urgente del Partito DEM alla Commissione per la visita a Imrali

Il gruppo parlamentare del partito DEM ha convocato una riunione d’emergenza della sottocommissione d’inchiesta sui diritti dei condannati e dei prigionieri della Commissione parlamentare d’inchiesta sui diritti umani per visitare il leader del PKK Abdullah Öcalan.

I deputati del Partito per l’uguaglianza e la democrazia dei popoli (Partito DEM) hanno chiesto alla sottocommissione d’inchiesta sui diritti dei detenuti e dei prigionieri della Commissione parlamentare d’inchiesta sui diritti umani (İHİK) di visitare il leader del PKK Abdullah Öcalan, che è tenuto in pesante isolamento nel carcere di alta sicurezza di tipo F sull’isola di İmralı e i suoi familiari e avvocati non hanno avuto notizie da 33 mesi.

Nella dichiarazione riguardante la richiesta: “I nostri deputati hanno convocato una riunione urgente della sottocommissione d’inchiesta sui diritti dei detenuti e dei prigionieri della Commissione parlamentare d’inchiesta sui diritti umani per visitare l’isola di İmralı per porre fine alla pratica della tortura come requisito di legge, atti, decisioni giudiziarie e tutela dei valori umani.”

Vengono ricordate le decisioni

Nell’istanza si richiama l’attenzione sulla richiesta presentata il 16 novembre dai deputati del partito DEM all’İHİK e sulla risposta data il 7 dicembre secondo cui il carcere di İmralı potrebbe essere visitato se la sottocommissione lo ritenesse opportuno: ” Il Comitato per la prevenzione della tortura (CPT) ha descritto lo stato in cui non si riesce ad aver nessun contatto dal carcere dell’isola di İmralı come “incommunicado”, ovvero assoluta mancanza di comunicazione.

Il CPT ha registrato che il sistema imposto al signor Öcalan sull’isola di İmralı è tortura. Inoltre, il Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite ha deciso di porre fine alla detenzione “in incommunicado” il 6 settembre 2022 e di fornire ai ricorrenti accesso immediato e illimitato a un avvocato di loro scelta; tuttavia, i requisiti di questa decisione presa dal Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite non sono stati soddisfatti e non è stata intrapresa alcuna misura per eliminare lo stato di assoluta mancanza di comunicazione.”

La visita a Imrali dovrebbe essere immediata

Nell’istanza si afferma che l’isolamento è tortura e che la tortura è contraria alla Costituzione e agli accordi internazionali e si sottolineava che la sottocommissione ha il dovere e la responsabilità di porre fine a questa tortura. Nella richiesta sono incluse le seguenti dichiarazioni: “Come requisito della legge, degli atti e della protezione dei valori umani attraverso decisioni giudiziarie, la sottocommissione deve agire immediatamente e organizzare una visita alla prigione di İmralı per porre fine alla la pratica della tortura.

Il mancato adempimento di questo obbligo indicherà che la commissione non protegge i diritti umani e diventerà la protettrice e la mantenitrice del sistema di tortura. È necessario ricordare alla Commissione la sua responsabilità giuridica e richiedere una riunione urgente della sottocommissione investigativa sui diritti dei condannati e dei prigionieri al fine di intraprendere immediatamente le azioni necessarie.”

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