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Dichiarazione di DAANES sui colloqui con l’amministrazione di Damasco

In una dichiarazione sui colloqui con il governo di transizione siriano, DAANES ha dichiarato: “Aderiamo agli obiettivi della rivoluzione del 15 marzo e del 19 luglio, che invocano democrazia, giustizia e libertà. Affermiamo che impegnarci nel processo politico è la nostra scelta strategica”.

L’Amministrazione autonoma democratica della Siria settentrionale e orientale (DAANES) ha rilasciato una dichiarazione in merito ai colloqui con il governo di transizione siriano.

 La dichiarazione recita quanto segue:

“I recenti incontri tra la delegazione dell’Amministrazione autonoma della Siria settentrionale e orientale e il governo siriano, alla presenza di rappresentanti dei governi americano e francese, rappresentano un passo cruciale verso l’avvio di un serio processo di dialogo siriano-siriano, che auspichiamo da tempo fin dallo scoppio della rivoluzione siriana.

L’Unità è un principio non negoziabile

In questo contesto, esprimiamo i nostri più sinceri ringraziamenti e la nostra gratitudine sia agli Stati Uniti d’America sia alla Repubblica francese per il loro ruolo costruttivo e per i loro continui sforzi volti a sostenere la stabilità, la pace e la democrazia in Siria.

Dopo anni di conflitto e di separazione, sedersi allo stesso tavolo tra le forze siriane per discutere questioni cruciali con serietà e trasparenza è una conquista politica e storica. Ripristinare la fiducia tra gli attori siriani è diventata una necessità nazionale, e superarla può essere raggiunto solo attraverso un dialogo responsabile.

È tempo di andare oltre questa retorica, che minaccia di lacerare il tessuto siriano e di approfondire le divisioni politiche e sociali. La diversità in Siria non è una minaccia alla sua unità, ma piuttosto una fonte di forza che deve essere protetta e consolidata.

Il partenariato, non l’esclusione, è il fondamento della costruzione dello Stato. Dichiariamo chiaramente e inequivocabilmente che l’unità del territorio siriano è un principio non negoziabile e un pilastro fondamentale della visione dell’Amministrazione autonoma e di tutte le forze politiche coinvolte con noi nel progetto di cambiamento nazionale. Esagerare in questa materia serve solo a coloro che cercano di minare le possibilità di una soluzione politica.

Le richieste che avanziamo oggi per un sistema democratico pluralistico, di giustizia sociale, uguaglianza di genere e una costituzione che garantisca i diritti di tutte le componenti non sono nuove; sono il fulcro di ciò per cui i siriani protestano dal 2011. Rifiutare queste richieste ed etichettarle come secessione è una deliberata distorsione della verità della lotta siriana contro la tirannia.

Per decenni i siriani hanno sofferto a causa di un sistema centralizzato che ha monopolizzato il potere e la ricchezza, marginalizzato le volontà locali e trascinato il Paese in una serie di crisi.

Oggi aspiriamo a essere partner efficaci nella costruzione di una nuova Siria, una Siria decentralizzata che abbracci tutto il suo popolo e ne garantisca equamente i diritti. Aderiamo agli obiettivi della rivoluzione del 15 marzo e del 19 luglio, che invocano democrazia, giustizia e libertà.

Affermiamo che impegnarci nel processo politico è la nostra scelta strategica. Lavoreremo con diligenza per garantire il successo delle negoziazioni. Esprimiamo la nostra piena disponibilità a integrarci nelle istituzioni statali su base democratica e a partecipare alla stesura di una nuova Costituzione che rifletta le aspirazioni di tutti i siriani.

Pertanto invitiamo tutte le parti a esercitare la responsabilità nazionale, a respingere l’incitamento all’odio e la violenza e a contrastare ogni tentativo di trascinare il Paese in conflitti interni distruttivi. Invitiamo inoltre tutte le forze politiche nazionali a unirsi in questa fase delicata per proteggere il dialogo siriano dai tentativi di interromperlo e per realizzare le aspirazioni del nostro popolo a uno Stato giusto, democratico e civile.

I siriani hanno sofferto per decenni a causa di un sistema centralizzato che ha monopolizzato potere e ricchezza, marginalizzato le volontà locali e trascinato il Paese in crisi successive. Oggi aspiriamo a essere partner efficaci nella costruzione di una nuova Siria, una Siria decentralizzata che abbracci tutto il suo popolo e ne garantisca equamente i diritti. Aderiamo agli obiettivi della rivoluzione del 15 marzo e del 19 luglio, che invocano democrazia, giustizia e libertà. Affermiamo che impegnarci nel processo politico è la nostra scelta strategica. Lavoreremo con diligenza per garantire il successo dei negoziati. Esprimiamo la nostra piena disponibilità a integrarci nelle istituzioni statali su base democratica e a partecipare alla stesura di una nuova costituzione che rifletta le aspirazioni di tutti i siriani.

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