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Turchia

KCK: Sviluppare solidarietà contro virus e oppressione

L’Unione delle Comunità del Kurdistan ha rilasciato una dichiarazione sugli attacchi statali contro le amministrazioni cittadine governate dall’HDP. Mette in guardia dal fatto che il regime sfrutta la pandemia per continuare a imporre la sua politica di repressione.

L’Unione delle Comunità del Kurdistan (KCK) ha rilasciato una dichiarazione sull’attuale ondata di repressione in Turchia. Nella dichiarazione si afferma:

Il coronavirus è stato nascosto per mantenere il potere

L’ostilità nei confronti dei curdi è diventata evidente ancora una volta. Mentre i popoli del mondo e in Turchia a cause del coronavirus sono preoccupati per la propria vita, il regime fascista AKP/MHP continua il suo attacco contro le curde e i curdi e le forze democratiche. Si tratta unicamente del mantenimento del potere e non della protezione delle persone. Così per due mesi, mentre la pandemia infuriava nel vicino Iran, si è semplicemente sostenuti che qui non ci sarebbe coronavirus, e non è stata presa alcuna misura. Per un mese e mezzo – due mesi il virus ha potuto diffondersi senza impedimenti in Turchia e in Kurdistan del nord. Il governo ha lodato se stesso e in questo modo ha cercato di stabilizzare il proprio potere. Questo non è altro che una forma di guerra contro i popoli della Turchia e del Kurdistan. Il governo mente e nasconde la realtà. Alla fine ha dovuto ammettere che il virus si diffonde in tutto il Paese.

Invece di riferire del virus, l’opinione pubblica è stata sommersa nella propaganda per la guerra

Così il governo ha commesso un grave reato nei confronti della popolazione. Continua a stabilire in modo troppo basso il numero di malati e di deceduti e in questo modo continua la sua criminale politica di occultamento.

Questo governo fascista per due mesi si è occupato della difesa delle bande a Idlib, ha inviato soldati e milizie in Libia e lì ha fatto la guerra, ha parlato di attacchi in Siria del nord e dell’est e si è vantato di aver attaccato dozzine di volte le zone di Qendîl, Zap e Xakûrke e di aver ucciso molti appartenenti al PKK. Invece di mettere il coronavirus all’ordine del giorno, Erdoğan ha inondato l’ordine del giorno di propaganda bellica.

Mentre il coronavirus si diffonde ovunque, il regime passa all’attacco

Mentre il coronavirus si diffonde ovunque in Turchia e da dieci giorni è all’ordine del giorno la lotta con la malattia, il governo fascista AKP/MHP ha iniziato un nuovo attacco contro il popolo curdo. Considera il virus come il golpe del 2016 un „dono di Dio“ e lo usa per la sua politica anti-curda. Mentre le amministrazioni cittadine e la popolazione del Kurdistan del nord collaborano in modo solidale contro il virus, co-sindac* di otto città sono stat* arrestat* e al loro posto nominati amministratori coatti. Fare una cosa del genere mentre le persone temono per la loro vita, non significa altro che non concedere alle persone curde neanche i diritti più elementari per via dell’ostilità nei confronti delle curde e dei curdi. Da questo governo che si contrappone in modo ostile alle curde e ai curdi nella vita come nella morte, del resto non c’è da aspettarsi altro. Questa è la realtà fascista. Percepire ancora con stupore quello che fa, significa non aver ancora compreso il governo. Nessun virus al mondo è così ostile agli esseri umani quanto questo governo. Questo governo non ha moralità, non ha coscienza e non ha neanche buon senso.

Il momento della repressione è scelto in modo consapevole

Non c’è da meravigliarsi che faccia questo in un periodo simile. Al contrario, questo momento è scelto consapevolmente. Mentre tutte e tutti temono per la propria salute, questo attacco vuole provocare shock e traumi nelle curde e nei curdi. Si vuole trasmettere la notizia che lo Stato attacca curde e curdi in qualsiasi condizione e che esiste solo la possibilità di arrendersi. Questa è guerra psicologica. Il governo crede che un attacco simile nel contesto della pandemia avrà successo. Fino a questo punto arriva l’ostilità del governo nei confronti delle curde e dei curdi.

Grande festa del Newroz con ampia partecipazione è un altro motivo di attacco

Un altro motivo per l’attacco è la grande festa del Newroz celebrata. Questa volta non sono scese nelle piazze milioni di persone e hanno festeggiato. Invece il Newroz è stato celebrato con grande passione in tutte le strade e in tutte le case. Le forze speciali ora vogliono vendicarsi della popolazione e spezzare la motivazione e l’entusiasmo del Newroz.

Organizzarsi insieme e lottare insieme contro il regime AKP/MHP

Molte parti della società hanno individuato la motivazione per gli attacchi alle amministrazioni cittadine nell’ostilità nei confronti delle curde e dei curdi. Questo è giusto. È necessario posizionarsi di conseguenza contro il regime AKP/MHP, organizzarsi e lottare.

Con la pandemia da coronavirus è arrivato all’ordine del giorno anche un dibattito su un’amnistia e la liberazione dei prigionieri. Ma non si riflette in alcun modo a liberare coloro che si trovano in carcere per le loro idee politiche o per motivi politici senza alcuna ragione penale. Il regime fascista accetta la loro morte per l’epidemia, perché il 90 % delle prigioniere e dei prigionieri politici in Turchia sono curde e curdi. Devono solo morire.

Bisogna cercare di capire ancora meglio questo atteggiamento che sta dietro a un governo che non mette in guardia dal virus e non prende neanche misure contro di esso, abbandona la popolazione all’epidemia, lascia morire le prigioniere e i prigionieri politici e durate gli sforzi per la solidarietà contro il virus destituisce co-sindac* e nomina al loro posto amministratori coatti. Serve creare più consapevolezza sulla politica aggressiva del regime e estendere la lotta contro questo regime con solidarietà ancora maggiore.

Il governo è il virus più pericoloso. Il virus si è creato per via del capitalismo e della crisi ecologica. Il governo AKP/MHP attacca consapevolmente le curde e i curdi e agisce in modo ostile alla democrazia e agli esseri umani. Contro questo virus misantropo i nostri popoli devono organizzarsi, solidarizzare, lottare insieme e liberare il mondo da questa maledizione.

Fonte: ANF

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