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Kurdistan

Il lungo braccio di Ankara

Oppositori di origine turca detenuti con richiesta di estradizione sulla base di mandati di cattura Interpol in Stati dell’UE- Sulla base di mandati di cattura turchi diramati attraverso la piattaforma di ricerca internazionale Interpol, in diversi Stati europei sono in detenzione oppositori di origine turca in esilio. Hatime Azak, che fa parte della direzione della Federazione Anatolica di sinistra in Austria dove da 14 anni le è stato riconosciuto l’asilo politico, da un mese si trova nel carcere di Stadelheim di Monaco di Baviera. Azak era stata arrestata dalla polizia il 21 agosto al passaggio attraverso la frontiera a Passau, su mandato di cattura della Turchia per »appartenenza a un’organizzazione terroristica«. Azak è entrata in sciopero della fame subito dopo il so arresto. Questa settimana è attesa una decisione del tribunale sulla richiesta di estradizione della giustizia turca.

Già da due mesi il 54enne veterinario di Duisburg, Ismet K., è detenuto con richiesta di estradizione nella città portuale slovena Koper, dove si era recato in vacanza con la sua famiglia. In Turchia K., che lì un tempo era impegnato sindacalmente e dopo la sua fuga in Germania nel 1997 ha ottenuto asilo, è ricercato per presunta appartenenza a un’organizzazione terroristica. Per questo era stato condannato a una pena detentiva. Una liberazione a fronte di una cauzione di 50.000 Euro è stata rifiutata dalla giustizia slovena con la motivazione che K., che dal 2008 ha la cittadinanza tedesca, potrebbe fuggire in Germania. La moglie lamenta che la politica tedesca non sta dando sostegno a suo marito. »È un perseguitato politico in un procedimento scandaloso e disumano«, ha dichiarato la signora k. a Deutsche Welle. »È una dimostrazione di potere.« Sospetta che la giustizia turca stia perseguendo l’estradizione di suo marito perché la condanna degli anni ‘90 nei suoi confronti, nel maggio 2020 andrà in prescrizione.

Da ultimo, sabato scorso lo psicologo di origine curda Adnan Ö., con cittadinanza tedesca e turca, è stato arrestato a Milano durante una vacanza in Italia. Anche questo è riconducibile a un mandato di cattura diramato dall’Interpol.

Nello scorso anno la giustizia turca ha ripetutamente allungato il braccio verso oppositori in esilio. Con elenchi di ricercati e taglie viene condotta una vera e propria caccia alle streghe contro intellettuali e esponenti della sinistra. Su base regolare, oppositori in esilio che vivono in Stati UE come rifugiati riconosciuti o hanno perfino ottenuto la cittadinanza del Paese di asilo, vengono fermati e in parte messi in detenzione in attesa di estradizione per mesi sulla base di mandati di cattura diramati dall’Interpol. In genere non vengono consegnati alle autorità turche. Ma la libertà di movimento dei ricercati, ammesso che siano a conoscenza dei mandati di cattura, viene limitata in modo rilevante già all’interno dell’UE a causa del rischio di mesi di detenzione con esito incerto.

di Nick Brauns

da junge Welt

https://www.jungewelt.de/artikel/363474.t%C3%BCrkei-ankaras-langer-arm.html

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