Daremo vita giovedì 27 dicembre a Napoli, a partire dalle 17.30, davanti al Consolato della Turchia in via Medina 17, ad un collettivo “brindisi per la pace”. Non è, non intende essere, una manifestazione di partito. Anzi, come chiediamo a tutti i compagni e a tutte le compagne di Rifondazione Comunista di essere presenti, parimenti lo chiediamo a chiunque abbia a cuore la difesa dell’esperienza di confederalismo democratico del Rojava e, più in generale, la causa della pace.
Questa iniziativa è resa necessaria ed urgente dal rapido precipitare della situazione in quell’area. Come è noto, il governo turco ha dichiarato di essere pronto ad “una azione militare risolutiva” nei confronti del Rojava. L’intento è di spazzare via quella che è oggi l’esperienza di emancipazione e di liberazione probabilmente più avanzata a scala planetaria.
In Rojava vivono ora, nel 2018, oltre sei milioni di persone; e c’è soprattutto una concreta rivoluzione in corso, che sta cambiando le relazioni sociali e le istituzioni all’insegna del confederalismo democratico, che il Pyd e il Pkk hanno elaborato in questi anni. Non sono in gioco soltanto le aspirazioni delle nazionalità oppresse dei curdi e delle altre etnie che vivono nel nord della Siria, ma anche i possibili, positivi riassetti dell’intera area medio-orientale in base ai principi di pace e di convivenza fra popoli e gruppi linguistici.
Del resto, il confederalismo democratico costituisce un’originale esperienza di complessiva trasformazione sociale, che ripropone – con le coordinate del XXI secolo – i grandi obiettivi storici che hanno attraversato duecento anni di lotta delle classi e dei popoli oppressi: l’emancipazione del proletariato, il superamento del capitalismo, il protagonismo fondamentale delle donne, l’equilibrio ecologico tra essere umano e natura, la piena attuazione dei principi di libertà, uguaglianza e fraternità.
Noi confidiamo che al 27 dicembre la situazione non sia precipitata del tutto. La nostra iniziativa segnalerà, in ogni caso, l’esistenza di un’opposizione anche nei paesi occidentali alla repressione turca.
Invitiamo, dunque, alla mobilitazione quanto più ampia possibile, in modo da essere in tanti, anche con culture e sensibilità diverse, a brindare per la pace il prossimo 27 dicembre sotto il consolato turco.
A CHIUNQUE ABBIA A CUORE LA PACE. A CHIUNQUE RICONOSCA IL DIRITTO DEI POPOLI DI COSTRUIRE UNA SOCIETÀ PIÙ GIUSTA.
Le compagne e i compagni di Rifondazione Comunista di Napoli e della Campania