Connect with us

Hi, what are you looking for?

Retekurdistan.it
Retekurdistan.itRetekurdistan.it

Comunicati

Difendiamo Afrin scendiamo in piazza

L’assemblea nazionale della Rete Kurdistan riunita a Roma il 20 e 21 gennaio per sviluppare i rapporti e le iniziative con il movimento curdo, condanna in modo inequivocabile i criminali bombardamenti delle forze armate turche che stanno colpendo il popolo curdo nel cantone di Afrin, già provocando centinaia di morti, feriti e dispersi.

Il tutto avviene con la complicità della Russia e degli USA e nel silenzio assordante dell’Europa, interessati esclusivamente alla spartizione del Medio Oriente e a sconfiggere la rivoluzione curda che si impronta alla convivenza pacifica dei popoli attraverso il confederalismo democratico.

La Rete Kurdistan, già mobilitata per la manifestazione nazionale del 17 febbraio a Roma in ”sostegno della liberazione di Öcalan e delle prigioniere e dei prigionieri politici, per la libertà e la giustizia per il popolo curdo”, chiama alla risposta immediata in tutte le sedi politiche e istituzionali, richiede l’esclusione dalla Turchia dal Consiglio d’Europa, fa appello a Papa Francesco dell’urgente necessità di rifiutare l’incontro con il boia Erdogan previsto per il 5 febbraio prossimo.

L’assemblea rilancia inoltre l’appello dell’Ufficio Informazione del Kurdistan in Italia e le sue richieste alla comunità internazionale:

  • Afrin è stata una delle regioni più stabili e sicure della Siria negli ultimi cinque anni. In tale contesto, la città ha accolto un numero di sfollati interni pari alla propria popolazione originale. Le Nazioni Unite e la Coalizione Internazionale devono assicurare il permanere della stabilità e della sicurezza di Afrin. Afrin deve essere protetta da attacchi esterni.

  • Afrin non è una minaccia per la Turchia e non ha attaccato nessuno. Lo stato turco sta attaccando Afrin perché esso è contrario ai Curdi e ai progressi che hanno ottenuto. Questa realtà non deve essere trascurata e gli attacchi dello stato turco devono essere impediti.

  • La Russia, che è responsabile dello spazio aereo di Afrin, non deve essere una spettatrice di fronte agli attacchi della Turchia e deve impedire qualunque simile dimostrazione di aggressività.

  • Gli attacchi dello stato turco contro Afrin, il Rojava e l’intera Siria del Nord sono un vantaggio per l’ISIS e altri gruppi Salafiti. La Coalizione Internazionale contro l’ISIS deve prendere delle precauzioni in merito e deve impedire gli attacchi dell’esercito turco.

  • Lo stato turco in Siria è una forza d’occupazione. La comunità internazionale non deve essere una spettatrice di fronte a questa situazione e bisogna fare in modo che l’esercito turco abbandoni il territorio siriano.

Le e i partecipanti all’assemblea

Roma, 20 gennaio 2018

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

5X1000 a UIKI Onlus

5 x Mille a
Ufficio di Informazione del Kurdistan In Italia Onlus
Codice Fiscale: 97165690583

IBAN: IBAN: IT89 F 02008 05209 000102651599
BIC/ SWIFT:UNCRITM1710

Potrebbero interessarti anche:

Comunicati

Nelle elezioni locali del 31 marzo, il nostro partito ha ottenuto un grande successo candidandosi alle elezioni in condizioni estremamente difficili. Dopo le elezioni...

Comunicati

Le elezioni locali del 31 marzo hanno portato alla vittoria delle masse democratiche in Kurdistan e in Turchia a favore dell’uguaglianza sociale e del...

Comunicati

Il 12 marzo ricorre l’anniversario di due massacri commessi contro il popolo curdo; uno perpetrato dallo Stato turco nel quartiere Gazi di Istanbul (1995)...

Comunicati

Il 15 Febbraio 2024 segna il venticinquesimo anniversario del rapimento di Abdullah Öcalan, catturato a Nairobi, in Kenya, a compimento di un complotto internazionale...